Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
Avvertenza: darò forti spiegazioni sulla trama! Ispirato ad una figura realmente esistita (così dice qualcuno!) un film estremo ed impegnato. Mingozzi proviene dal documentario e si vede. La ricerca dei costumi medievali del luogo è impeccabile. Flavia da piccola è stata salvata da un saraceno. L'uomo poi è stato ucciso e Flavia cresce con i suoi connazionali che le spiegano che i saraceni non possono essere nostri amici. Da ragazza viene costretta (com'era uso per le primogenite) ad entrare in convento dove subisce umiliazioni a non finire finché non passa con i saraceni che la usano per invadere Otranto abbandonandola poi al suo destino dimostrando così che gli uomini sono tutti uguali nel bene ma (sopratutto!) nel male. Tra deliri gore (impalamenti, scorticazioni, etc.), deliri visivi (una donna nuda infilata nella pancia di una mucca sanguinante, un affresco della chiesa che si anima mostrando il volto del saraceno che aveva salvato Flavia e le strizza l'occhio, etc.) una allegoria su temi quali la condizione della donna nella società medioevale, il razzismo, i rapporti col Medioriente, le superstizioni, le crudeltà di potere della Chiesa nel Medioevo, etc. Un'opera cruda e coraggiosa come non se ne fanno più. Impeccabile e rigorosa nella messa in scena. Tagliatissimo nei rari passaggi televisivi (l'ultimo dei quali forse una decina d'anni fa su Odeon Tv). La versione integrale circola forse (così dicono!) solo in Olanda. Capolavoro assoluto!!!
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