Regia di Danny Boyle vedi scheda film
"Il paradiso non è un posto là fuori, è dentro di te, e se lo trovi dura per sempre". Basterebbe la squallida e adolescenziale morale citata esplicitamente (che coraggio!) dalla voce fuori campo/flusso di pensieri del protagonista, per liquidare nell'ignominia questo filmetto vacanziero di Boyle, reduce dei successi di Trainspotting e Una vita esagerata e probabilmente desideroso soltanto di strafare. Il menu è piuttosto succulento, ma il mix non funziona: un protagonista di fama, Leonardo Di Caprio (belloccio, d'accordo, ma anche bravo: qui però gli si chiede soltanto di mettersi in posa per due ore), una bella co-protagonista celebre sugli schermi francesi (Virginie Ledoyen), un ruolo marginale per Robert Carlyle (indimenticabile proprio in Trainspotting), un romanzo esoticheggiante di Alex Garland (esordiente che rimarrà al fianco di Boyle anche per il successivo 28 giorni dopo) messo in forma di sceneggiatura dal fido John Hodge, al fianco del regista fin dai tempi di Piccoli omicidi tra amici (1994), il suo primo lavoro cinematografico. Il risultato è misero anche tralasciando il fatto che due ore di pellicola sono tante, specie per un lavoro che sbriga in pochissimi minuti introduzione e finale, risultando per la quasi totalità una specie di lussureggiante cartolina da un paradiso tropicale; i contenuti leggerini, quasi fiabeschi (del tutto fuori luogo insomma), e una certa approssimazione con cui vengono scritti i personaggi fanno il resto. Musiche di Angelo Badalamenti che non lasciano alcun segno. 4/10.
Richard, giovane turista americano in Thailandia, entra in possesso della mappa che conduce a un'isola edenica che si troverebbe nei dintorni. Insieme a due ragazzi appena conosciuti, comincia l'avventura.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta