Ispirato a una fotografia di Lucien Hervé del 1951, scattata a Audincourt, che ritrae tre contadine immobili in piedi nella campagna ungherese, il cortometraggio allarga lo sguardo, mostrando ciò che la fotografia non poteva mostrare.
Note
Premiato con la Palma d'Oro per il miglior corto a Cannes 1996.
“Scolpire il tempo”, la formula di Tarkovskij per costruire lo sguardo in tre movimenti: assenza iniziale, spettacolo centrale, finale inatteso.
Lo spazio si fonde con il tempo, tutto è parte della stessa storia.
Lo schermo nero di inizio e quello bianco di fine contengono il film in una cornice, dentro ci sono personaggi e luoghi, la voce è quella del vento.… leggi tutto
“Scolpire il tempo”, la formula di Tarkovskij per costruire lo sguardo in tre movimenti: assenza iniziale, spettacolo centrale, finale inatteso.
Lo spazio si fonde con il tempo, tutto è parte della stessa storia.
Lo schermo nero di inizio e quello bianco di fine contengono il film in una cornice, dentro ci sono personaggi e luoghi, la voce è quella del vento.…
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Commenti (1) vedi tutti
Dalla fotografia al cinema, sei minuti per rappresentare il mondo
leggi la recensione completa di yume