Regia di Edoardo Margheriti vedi scheda film
Un carico di armi americane viene rubato alle Filippine. Robert Malone è “solo” un poliziotto di Chicago, ma non è realmente solo un poliziotto: è spietato, furbo, atletico e con un fiuto sopraffino per le indagini; ecco perché viene mandato proprio lui. Alle Filippine incontrerà due colleghi sulla sua stessa pista.
Tornano le roboanti, violente, eroiche avventure dello sbirro Bob Malone: terzo capitolo per Fred Williamson nei panni del poliziotto brutale e sempre dalla parte dei più deboli, disposto a qualsiasi cosa pur di riportare la giustizia – non importa quanti cadaveri dovrà lasciarsi alle spalle. Una pellicola ambientata ancora una volta in terra asiatica, nelle Filippine, come già accadeva nel secondo capitolo della saga, diretto l'anno precedente sempre da Edoardo Margheriti (opera prima e opera seconda per il figlio del grande Antonio). Una pellicola tutta azione e ritmo, soprattutto, che per costituzione non va troppo per il sottile né sul piano degli argomenti (fantageopolitica e spionaggio internazionale un tanto al chilo), né su quello dei personaggi, così come pure fa con i dialoghi, colmi di banalità e frasi fatte. Ma questa è la cifra del genere, in fin dei conti, e chiedere di più sarebbe snaturare il prodotto; curiosamente non c'è traccia di credito di sceneggiatura sui titoli di testa come su quelli di coda, mentre il regista viene citato con lo pseudonimo Dan Edwards. Tra gli altri interpreti compaiono anche Forry Smith, Debra Ward, David Light, Maria Isabel Lopez, Edward Santana e Buddy Norton, nel segno di un casting che pesca evidentemente tra le seconde e terze linee statunitensi; le maestranze sono invece prevalentemente italiane. Nel complesso intrattenimento non particolarmente sofisticato, semplice a seguirsi, per un'ora e mezza spensierata con lieto fine incorporato. 3,5/10.
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