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Natsume's Book of Friends The Movie: Tied to the Temporal World

Regia di Hideki Ito, Takahiro Ômori vedi scheda film

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Scarlett Blu

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Natsume's Book of Friends The Movie: Tied to the Temporal World

di Scarlett Blu
8 stelle

La storia di un ragazzo che vede gli spiriti, gli youkai legati al folklore giapponese, e i problemi che gli derivano da questo potere. Una storia che parla di solitudine e sentimenti che ci legano agli altri, attraverso i ricordi, che sa essere divertente, commovente e poetica. Da scoprire.

 
Oggi vorrei parlare di un film d'animazione appena introdotto in archivio, e ringrazio Database di questo.
 
Si tratta di ''Natsume Yuujinchou: Utsesemi ni Musubu'' che si potrebbe tradurre come 'Natsume e il libro degli amici; legami effimeri', film del 2018, opera tratta dal manga dell'autrice Yuki Midorikawa, (la stessa di 'Hotarubi no mori e' film di cui ho già parlato qui) fumetto giapponese portato anche in Italia e tradotto come ''Natsume degli spiriti''.
 

 

 

 

 

 
La storia di Takashi Natsume, brevemente parla di questo ragazzo che fin da bambino ha la capacità di vedere 'cose strane che gli altri non vedono', gli youkai, spiriti tipici che appartengono al folklore giapponese; Natsume ha un potere spirituale ereditato da sua nonna Reiko, che gli ha dato non pochi problemi di relazione con gli altri, che da sempre lo giudicano strambo e fantasioso, se non addirittura bugiardo.
 
Finalmente sono riuscita a visionare questo film, purtroppo da noi inedito, che cercavo di recuperare da un po', e l'esperienza è stata bellissima, commovente e lievemente malinconica, come accade quasi sempre con le storie che riguardano il nostro giovane Natsume, ma pure dolce e divertente.

Dopo il manga e sei stagioni televisive, una più bella dell'altra, che consiglio di recuperare a chi fosse interessato, il film è un tassello in più che forse non aggiunge nulla alla storia così come è conosciuta dai fan di tale personaggio, ma di certo amplifica i concetti centrali e le tematiche di quest'opera delicata e poetica, capace attraverso immagini metaforiche, di farci riflettere sull'esistenza e i rapporti umani che instauriamo all'interno di essa, costruiti a volte sulle illusioni, ma tante volte cementati dai nostri ricordi, così importanti perché sono i fili che collegano e legano le vite delle persone, percorsi dove basta il gesto più banale a mutare tutto per sempre.
 
Cosa accadrebbe nella nostra vita se perdessimo i ricordi legati ai nostri affetti? Se ci dimenticassimo delle persone che abbiamo amato e che ci amano? Quanto possono essere effimeri e fragili i ricordi che ci legano al passato, quanto possono appartenerci?

Il film ci fa riflettere su questo e la risposta che viene suggerita, lascia quel tipico senso di malinconia quasi ineluttabile che ben conosciamo.

Così Natsume ha bisogno di conoscere sua nonna Reiko attraverso i ricordi che altri hanno di lei, che siano umani o gli youkai con cui entrava in contatto, sfidandoli e sottraendo loro il nome che finiva in questo 'libro degli amici', creature che solo lei riusciva a vedere, ma che alla fine l'hanno portata a isolarsi dai suoi simili, reagendo in maniera diversa dal nipote.

Natsume nel tempo, non senza difficoltà, spesso passando per bugiardo, maturando, ha imparato a convivere col suo potere, proteggendo le persone a cui vuole bene, costruendo rapporti veri con chi gli sta accanto, che siano gli amici o i famigliari, i coniugi Fujiwara che lo hanno accolto come un figlio, e per primi gli hanno trasmesso il calore di quella famiglia che da bambino spesso gli era mancata.

Nel film - già si trovavano negli episodi delle varie stagioni - ci sono piccoli flashback di Takashi bambino, alle prese col disagio causato dalle sue capacità, contrapposti all'adolescente che ha imparato a gestirli.

La trama centrale è costruita attorno ad un incidente occorso a Nyanko-sensei/Madara (lo strano 'gatto' amico del ragazzo) che mangia i frutti di un albero-spirito, così ci ritroviamo il nostro simpatico gattone 'diviso' in tre gattini più piccoli buffissimi e teneri; per cercare di rimettere le cose a posto, Natsume entrerà in contatto con una donna Yorie Tsumara che in gioventù conobbe sua nonna, e con il figlio di lei, Mukuo, che però non è esattamente chi dice di essere.

Youkai ed esseri umani spesso provano gli stessi sentimenti e costruiscono gli stessi legami, che la morte impietosa viene a spezzare, che sia fra umani o fra umani e spiriti, ma qui il tema della morte e della separazione è trattato con delicatezza estrema, con lievità senza angoscia, e il ricordo che resta, per quando sfumato e quasi onirico, addirittura irreale, è quasi un gesto pietoso e consolatorio, contrapposto alla solitudine, altro tema e filo conduttore di buona parte del film che colpisce spiriti ed esseri umani in egual misura, anzi per gli youkai sembra una maledizione ancor più triste e infinita.
 

 

 


Sfondi sempre molto belli, colori vivaci e immagini poetiche, tratti delicati ed essenziali che ricordano quelli del manga, ma più curati, e musica suggestiva che corona perfettamente tutto. Bellissima la canzone ''Remember'' ost finale, cantata da URU.
 

 

 

 
Film che consiglio, che gli amanti del dolce Natsume, personaggio stupendo, che cresce e si evolve in corso d'opera, apprezzeranno sicuramente. Voto 9
 
PS. Questa recensione sostituisce il post scritto in precedenza.
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