Regia di Christopher Landon vedi scheda film
Tecnica e interpretazioni cadono nel vuoto quando la sceneggiatura di un film è prossima allo zero. L'ennesimo inguardabile pseudo horror (molto commedia) targato Blumhouse sta facendo il giro del mondo, ed ha già fatto ottimi incassi.
Nella piccola cittadina di Blissfield circola una leggenda sulle gesta sanguinarie di un serial killer pluriomicida, soprannominato "Il macellaio". L'adolescente Millie (Kathryn Newton) e alcuni suoi amici scoprono che non si tratta affatto di un mito: l'omicida esiste e prende di mira proprio gli adolescenti. Millie finisce pugnalata, fortunatamente non a morte, e il giorno seguente si accorge di non essere più lei fisicamente. Il macellaio ha infatti utilizzato la "dola daga", un pugnale azteco in grado di scambiare i corpi tra aggressore e vittima. Millie scopre poi che le restano solo ventiquattro ore di tempo, per rintracciare l'assassino (ovvero fisicamente se stessa) e ripetere il rituale, che può ristabilire la sua identità.
Una volta era solito dirsi film "spazzatura" per intendere un tipo di cinema scarso ma con un suo perché, tanto che il termine trash ha finito per diventare una "definizione apprezzativa" per una lunga fila di titoli. Prendiamo il catalogo Troma o Full Moon e, nel 80% dei casi, si ricade nel trash. Oggi abbiamo la Blumhouse, prolifica casa di produzione americana che sforna horror a getto continuo, spesso dalla qualità narrativa indifendibile, cioè a dire con "sceneggiature" oltre il cinema spazzatura ma che in maniera inversamente proporzionale incontra enorme riscontro economico. Freaky è un prodotto destinato a un target adolescente ma gli autori, furbescamente per allargare la fetta di pubblico potenziale, impongono un incipit alla Venerdì 13, quindi in grado di attirare l'attenzione dei nostalgici - e sono tanti - dello slasher Anni '80.
I primi dieci minuti propongono infatti in azione "Il macellaio" mentre si accanisce su alcune vittime, indossando una maschera non da hockey ma molto jasoniana, addirittura assumendo le stesse posture del prototipo (attacca al muro un disgraziato e reclina di lato il capo). Indisponente e già di cattivo preavviso, l'incipit invoglia a sospendere la visione. E questa è la parte migliore, perché poi la sceneggiatura di Christopher Landon (anche buon regista) e Michael Kennedy finisce in farsa. L'horror diventa commedia (un pò volontaria e molto involontaria) quando ci mostra il gigante assassino adottare movenze effemminate e intento ad esibirsi con facciaccie e sgrinfie che vorrebbero far ridere, senza riuscirci. Due o tre effetti splatter (ben fatto quello dell'uomo tranciato in due da una sega circolare, per opera di Millie-nei panni del-Macellaio) stonano completamente dato il contesto e la direzione tecnica, per quanto curata e valida, finisce per essere al servizio di una grandissima boiata. Sull'imdb, incredibilmente, Freaky raggiunge la media di 6,4 su 10 e questo la dice lunga sul fatto che Jason Blum in fondo offre quel che il pubblico merita. Costato circa 5.000.000 di dollari, dal 15 novembre ad oggi ne ha già incassati 8.500.000. Nella classica strategia "Blumhose", il titolo farà il giro (mezzo a dire il vero giù compiuto) del mondo arrivando anche nelle nostre sale il 21 gennaio 2021 se, come tutti auspichiamo, riapriranno. Jason Bloom ha dunque vinto di nuovo. Un pò meno il cinema, l'arte e il buon gusto (anche nell'horror esiste, per quanto strano).
"Qualche volta la natura si fa gioco di noi, e immaginiamo di essere qualcosa che non siamo. È questa la chiave della vita in generale? O il caso dello schizofrenico dalla doppia personalità? Entrambe le personalità credevano che l'altra seguisse se stessa. Alla fine, quando una personalità non guardava, una ha sparato all'altra in mezzo agli occhi e ovviamente, ha ucciso se stessa." (I segreti di Twin Peaks)
F.P. 22/12/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 102'04") / Data presunta del rilascio in Italia (sala): 21/01/2021
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