Trama
Steffi ha da poco compiuto 16 anni quando scopre di avere il cancro. Le possibilità di guarigione non sono buone e i medici le prospettano meno di un anno di vita. Ciò significa che salterà la sua gita scolastica a Parigi con i compagni di classe, occasione che Steffi avrebbe sfruttato per dormire con il fidanzato Fabi per la prima volta. I genitori Eva e Frank, sperando in un miracolo, vogliono che la figlia si sottoponga alla chemioterapia. Steffi, però, non ne ha alcuna intenzione e scappa via. Ha così modo di conoscere Steve, un giovane in fuga dal severo padre. Insieme andranno incontro a un avventuroso viaggio in Francia on the road.
Approfondimento
IO RIMANGO QUI: UNA LETTERA D'AMORE ALLA VITA
Diretto da André Erkau e sceneggiato da Thomas Vass e Katja Kittendorf, Io rimango qui racconta la storia della sedicenne Steffi, che si è appena diplomata al liceo e attende con impazienza la gita scolastica a Parigi, dove ha promesso al fidanzato Fabian di trascorrere insieme quella notte romantica per cui lo fa aspettare da quando hanno iniziato a frequentarsi. Il suo piano di entrare a far parte delle forze di polizia è già impostato e il che significa che la sua vita da adulta è dietro l'angolo. A una visita medica di routine, poco prima della partenza per la Francia, Steffi deve affrontare con i suoi genitori una diagnosi sconvolgente e inaspettata: un cancro incurabile le spezzerà la vita in poco meno di un anno. Mentre sua madre Eva cerca immediatamente di proteggerla da tutto, persino dalla gita a Parigi, e il padre Frank, un prete protestante, rimette in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto, Steffi è determinata a non farsi condizionare dalla condanna imposta dal destino. Con il vecchio pick-up che il padre ha appena preparato per lei e dopo aver incontrato il carismatico e ombroso motociclista Steve, Steffi parte con lui per un viaggio on the road con destinazione Parigi, determinata a trascorrere la sua notte con Fabian, già partito. Alle loro calcagna ci sono Eva, che vorrebbe freneticamente far rientrare il proposito della figlia, e Frank, silenziosamente sofferente. Per Steffi è l'inizio di un'avventura mozzafiato che le permetterà di scoprire ciò che vuole veramente nel tempo che le resta.
Con la direzione della fotografia di Torsten Breuer, le scenografie di Thorsten Sabel, i costumi di Sarah Raible e le musiche di Michael Regner, Io rimango qui è l'adattamento dell'omonimo libro autobiografico in cui Frank Pape ripercorre la storia della figlia Steffi. Ha raccontato il regista: "Per parafrasare il titolo di uno dei miei precedenti film, la vita non è fatta per i codardi. Mi piace nei miei lavori esplorare temi che sondano gli aspetti più oscuri o drammatici della vita, come il dolore o la morte. Non amo scappare dalla vita reale ma per me è di fondamentale importante non perdere mai la speranza e la sensibilità. Voglio parlare della vita e voglio far ridere, piangere e anche pensare. Anche con i suoi momenti bui o spaventosi, la vita è sempre degna di essere vissuta".
"Sono padre di una adolescente che, quando mi è stato proposto Io rimango qui, stava per compiere sedici anni come la protagonista", ha proseguito Erkau. "Quando ho saputo che la storia parlava di una sedicenne che non aveva molto tempo ancora da vivere e ho ricevuto il libro, ho avuto inizialmente paura di leggerlo: non ero sicuro di poter mettere da parte le mie paure da genitore per sposare il punto di vista della figlia che, con la leggerezza tipica della sua età, parte da sola e lascia i genitori. La lettura della sceneggiatura ha però poi fugato ogni mio dubbio: la storia era in sintonia con la mia visione della vita e del dolore. La storia di Steffi non è altro che una lettera d'amore indirizzata alla vita: le racconta quanto possa essere dolorosa, quanto a volte brutale, come possa farti piangere e disperare, ma come sia alla fine sempre amata. Io rimango qui è una dichiarazione d'amore alla vita".
Il cast
A dirigere Io rimango qui è André Erkau, regista tedesco, Nato a Dortmund nel 1968, Erkau ha mosso i primi passi come attore ad Amburgo ma, dopo alcuni anni di teatro, ha cominciato a studiare Regia presso l'Academy of Media Arts di Colonia, dove si è laureato con lode nel 2005. Firma nel 2007 il suo primo… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Film che affronta in modo delicato un tema tragico. E' il secondo film tedesco che vedo su giovani con diagnosi infauste, chissà perché. Comunque un film ben fatto
commento di Artemisia1593Interpreti validi per un Film oserei dire garbato su un Tema duro e improvviso che purtroppo può capitare ... comunque non ci si annoia.voto.7.5.
commento di chribio1Un tatuaggio sulla pelle “Dio perché fai queste cose”.
leggi la recensione completa di claudio1959