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Gryozy

Regia di Yevgeny Bauer vedi scheda film

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La recensione su Gryozy

di mmciak
8 stelle

"Gryozy" diretto nel 1915
da Yevgeni Bauer,devo dire che è splendido.

Sergej,rimasto vedovo per la morte della sua amata Elena è in in un
lutto inconsolabile,e rimane ossessionato con le sue immagini e si
è conservato una treccia di capelli.

Un giorno, mentre passeggia per la strada, gli passa davanti 
una donna che ha una somiglianza impressionante alla defunta moglie.

Lui la segue a un teatro in cui la donna, un'attrice di nome
Tina, è parte di una rappresentazione.

Dopo lo spettacolo, Sergei va a fagli i complimenti e gli ricambia
il suo amore, ma le sue ossessioni per Elena e per il suo carattere
sfacciato mettono gravi tensioni nel loro rapporto.

Il Mediometraggio è una Produzione Sovietica
di Aleksandr Khanzhonkov,ed è tratto dal romanzo
M. Bassow e Georges Rodenbach,in cabina di regia
figura Yevgeni Bauer,al suo 6° lavoro come regista
(compreso una co-regia) e quello che salta all'occhio
che sa utilizzare il mezzo e anche il montaggio e devo
dire che nonostante siamo nel 1915 questi sono innovativi,
e utilizza un linguaggio narrativo diretto e efficace.

Comunque il regista è bravo a descrivere la disperazione
e la ossessione e il soggetto a suo modo anticipa il Cinema
che verrà dove verrà imitato soprattutto per i Noir,
anche se qui ci troviamo di fronte al melò dove un vedovo
incontra una donna identica alla moglie come somiglianza,
ma questa alla fine per comportamenti sfacciati risulta
indegna del suo amore e tra loro è un amore-odio.

Poi bisogna dire che Bauer sa sempre dove mettere
la macchina da presa e coinvolgere in questa storia
fin dal principio quando va a teatro dove vede questa
rappresentazione teatrale dove Sergej si alza in piedi
urlando il nome della moglie con lo stupore della gente,
per poi andagli a fare i complimenti.

Poi dopo trovato la serenità con Tina,che fa
l'attrice,nel momento che si prova i suoi vestiti,
lui comincia ad arrabbiarsi molto cacciandola
da casa e questo è interpretato da un immenso
Alexander Wyrubow.

Invece a mio parere  N. Tschernobajewa,    
nel ruolo di Tina Wlarskaja,batte eccessivamente
gli occhi ma forse per far capire la drammaticità
o l'amore-odio verso di lui.  

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
F. Werchowzewa e Vicktor Arens.

Invece nel reparto tecnico segnalarei
la musica di Neil Brand composta nel 1992
e la splendida Fotografia in un bianco e nero
pastoso e suggestivo di Boris Zavelev.

In conclusione notevole mélo di inizio Novecento con
una dinamica regia dove ti trasmette bene l'ossessione e
la disperazione per un mediometraggio di amore e
morte assolutamente da vedere e riscoprire.

Il mio voto: 8.    

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