Regia di Laurent Cantet vedi scheda film
Piccola parabola sul mondo del lavoro che andrebbe proiettata a scuola tutti gli anni.
Ogni classe sociale è sviscerata dall'interno attraverso i diversi cambi di prospettiva e ovviamente nessuno (tranne lo studente che ancora non fa parte di questo mondo) rappresenta il modello utopico al quale dovrebbe fare riferimento.
La storia intima della famiglia ha un fondo tristissimo ed è mostrata con dei tempi perfetti, non scadendo mai nel melodramma.
Il monologo del ragazzo che distrugge psicologicamente (e volutamente) il padre per il suo bene è l'apice di tutto; indimenticabile.
La domanda finale del protagonista, con la telecamera che lentamente nasconde il suo amico quasi volendosi rivolgere a noi, è un tocco di classe non indifferente che riesce a far pensare lo spettatore senza che se ne accorga.
“Il tuo posto non è in questo buco.
E tu, quand'è che parti?
Dov'è il tuo posto?”
Consigliato assolutamente a tutti.
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