Regia di Laurent Cantet vedi scheda film
C’è uno spettro che si aggira per l’Europa: la settimana lavorativa a 35 ore, che sta provocando uno scontro serrato tra lavoratori e aziende, con forti ripercussioni sulla sfera politica. La riduzione dell’orario di lavoro ha trovato in Francia terreno fertile per la sperimentazione, ma i costi dello scontro tra le parti sociali sono elevati. “Risorse umane” è il primo tentativo del cinema europeo di operare una riflessione sull’argomento. Teatro dello scontro è una piccola fabbrica di Gaillon in Normandia, dove prende servizio il neolaureato Frank. Il ragazzo, appena giunto da Parigi, è figlio di un operaio della fabbrica, che vede in lui la propria rivincita sociale. Nell’azienda è in atto il duro scontro per l’attuazione della riduzione dell’orario e Frank viene incaricato di lavorare alla soluzione del problema, ma la direzione sfrutta il suo lavoro per predisporre una drastica riduzione del personale, che prevede anche il licenziamento del padre. Fiction e documentario si sposano con equilibrio in questo film dell’esordiente Laurent Cantet, dove l’utopia per un avvenire migliore si scontra duramente con l’interesse e il cinismo del capitale, provocando anche profondi contrasti familiari.
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