In una piccola fabbrica di Gaillon in Normandia, dove prende servizio il neolaureato Frank. Il ragazzo, appena arrivato da Parigi, è figlio di un operaio della fabbrica, che vede in lui la propria rivincinta sociale. Frank viene incaricato di lavorare alla soluzione dello scontro sulle 35 ore nella fabbrica, ma la direzione sfrutta il suo lavoro per predisporre una drastica riduzione del personale, che prevede anche il licenziamento del padre.
Note
Il film dell'esordiente Cantet è il primo tentativo del cinema europeo di una riflessione sul tema della riduzione dell'orario di lavoro. Fiction e documentario si sposano con equilibrio in questo film dove l'utopia per un avvenire migliore si scontra duramente con l'interesse e il cinismo del capitale, provocando anche profondi contrasti familiari.
Rigoroso, documentaristico, eppur godibile e cinematografico, anche grazie all'abile verismo della recitazione (penso al personaggio del padre, ormai istituzionalizzato, per esempio).
Essendo rari i film sul mondo del lavoro, torna attuale ora che si parla di salario minimo, automazione, licenziamenti selvaggi via SMS... Da rivedere e ricordare.
Un giovane si scontra con la dura realtà quando viene usato da una azienda per licenziare alcuni dipendenti, tra cui suo padre e ridurre agli altri l' orario. Film amaro che rappresenta il pressing degli imprenditori sui loro dipendenti, che non valgono nulla e sono solo merce. Acuto e di grande spessore .
Visto diversi anni fa…tema drammaticamente attuale. Il lavoro è un diritto e il mondo del lavoro è i mano a pescecani pronti a tutto: l'imperativo è sbranare! Dovrei rivederlo!
Finalmente un film intelligente con una trama che prenderebbe veramente chiunque! L'unico problema (oltre ad attori scarsetti) è che essendo un film francese è d'una lentezza esasperante!
Frank (Jalil Lespert) sta effettuando uno stage manageriale in una piccola fabbrica di Gaillon, la stessa in cui lavora il padre (Jean-Claude Vallod) da oltre trent'anni e la sorella. In Francia è appena passata la legge sulle trentacinque ore e nell'azienda è in atto un duro scontro per l'attuazione della riduzione dell'orario di lavoro. Frank ha concentrato i suoi studi proprio… leggi tutto
L’azienda è da sempre luogo di conflitti sociali fra chi la dirige e chi, pur “subendola”, in essa riconosce il proprio mezzo di sostentamento. ovvero chi deve tutto all’azienda in quanto questa consente di farlo sentire un ingranaggio, per quanto piccolo, utile. Utile (una parola di un valore immenso, per ogni uomo). Ergo spesso e volentieri neanche la… leggi tutto
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
Un buon film sul capitalismo vincente e distruttore degli anni 90. Alla cui fine, ormai da anni stava stravincendo il neoliberismo, coi suoi effetti, fra gli altri, di delocalizzazione e di automatizzazione foriera di disoccupazione: effetti, quindi, di impoverimento delle classi medie e dei ceti bassi in Europa.
La sobrietà, la “direttezza”, la prosaicità e la…
1 MAGGIO, FESTA DEL LAVORO
O del lavoro svilito e del lavoratore annichilito
L'anno scorso scrivevo un post simile.
Haymarket Square – 1 maggio – festa dei lavoratori…
IL "CASO BALDWIN" E LA QUESTIONE OPERAIA NEL MONDO DEL CINEMA
"Partì un colpo, dalla canna della pistola, e a stento ci se ne capacitò
Partì un colpo, da quell'arma…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Interessante anche se un po' debole. In effetti i licenziamenti... che poi sarebbero prepensionamenti li avrebbero fatti indipendentemente dalle 35 ore avendo intenzione di automatizzare alcune linee (saldatura).
Quindi nessuno perde nulla visto che col prepensionamento verrà data una buona uscita e... la pensione.
Si può aggiungere che l'automazione su alcune attività non…
Piccola parabola sul mondo del lavoro che andrebbe proiettata a scuola tutti gli anni.
Ogni classe sociale è sviscerata dall'interno attraverso i diversi cambi di prospettiva e ovviamente nessuno (tranne lo studente che ancora non fa parte di questo mondo) rappresenta il modello utopico al quale dovrebbe fare riferimento.
La storia intima della famiglia ha un fondo tristissimo…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
L’azienda è da sempre luogo di conflitti sociali fra chi la dirige e chi, pur “subendola”, in essa riconosce il proprio mezzo di sostentamento. ovvero chi deve tutto all’azienda in quanto questa consente di farlo sentire un ingranaggio, per quanto piccolo, utile. Utile (una parola di un valore immenso, per ogni uomo). Ergo spesso e volentieri neanche la…
Aspettando tempi migliori, che forse mai arriveranno, per la festa del primo maggio, una lista di film dedicata a tutti quelli che hanno dovuto lavorare anche oggi, che nel mondo attuale con la crisi e tutto il resto,…
Franck è un giovane universitario che decide di fare uno stage nell'azienda dove lavora anche la sorella e dove il padre è operaio da una vita. Brillante e pieno di iniziativa, è visto di buon occhio dal responsabile, che già gli promette un posto per quando avrà terminato gli studi. Tutto cambia quando il giovane scopre casualmente che il padre sarà…
Frank, figlio di un vecchio operario, ha studiato e sta facendo uno stage presso l'industria dove lavora il padre. Chiamato ad un posto di responsabilità nel settore delle risorse umane, Frank scopre un piano di licenziamento del padrone che coinvolge anche suo padre, celato dietro i presunti benefici collettivi dele 35 ore. Decide allora di passare dalla parte del sindacato, mentre suo padre…
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Commenti (6) vedi tutti
Rigoroso, documentaristico, eppur godibile e cinematografico, anche grazie all'abile verismo della recitazione (penso al personaggio del padre, ormai istituzionalizzato, per esempio). Essendo rari i film sul mondo del lavoro, torna attuale ora che si parla di salario minimo, automazione, licenziamenti selvaggi via SMS... Da rivedere e ricordare.
commento di SnaporenzzInteressante anche se un po' debole la storia. In ogni caso non un capolavoro nemmeno dal punto di vista cinematografico. Al più adatto alla TV.
leggi la recensione completa di BradyUn giovane si scontra con la dura realtà quando viene usato da una azienda per licenziare alcuni dipendenti, tra cui suo padre e ridurre agli altri l' orario. Film amaro che rappresenta il pressing degli imprenditori sui loro dipendenti, che non valgono nulla e sono solo merce. Acuto e di grande spessore .
commento di penelope68Semplicemente meraviglioso.
commento di saturaVisto diversi anni fa…tema drammaticamente attuale. Il lavoro è un diritto e il mondo del lavoro è i mano a pescecani pronti a tutto: l'imperativo è sbranare! Dovrei rivederlo!
commento di carlos briganteFinalmente un film intelligente con una trama che prenderebbe veramente chiunque! L'unico problema (oltre ad attori scarsetti) è che essendo un film francese è d'una lentezza esasperante!
commento di RageAgainstBerlusca