Regia di Tim Burton vedi scheda film
Un giallo con elementi di sovrannaturale. Negli Stati Uniti di fine '700, un poliziotto di città è inviato in un borgo, per investigare su una singolare sequenza di suicidi. All'inizio scettico circa la presenza di elementi sovrannaturali, il protagonista ha modo di ricredersi. Una fiaba nera in perfetto stile "Tim Burton". Sullo schermo si verificano fatti raccapriccianti, ma la narrazione si mantiene leggera, anche grazie alla sottile ironia ben espressa da Johnny Deep, personaggio rassicurante in quanto, grazie alle tecniche ed agli strumenti investigativi di cui fa uso, diviene ispiratore di modernità e padronanza degli eventi. Dall'altra parte c'è un orrore sovrannaturale, che, come spesso accade nelle opere di Tim Burton, è una semplice coltre (in questo caso, strumento) di un orrore più profondo, e purtroppo, molto più umano. Dietro le imprese efferate del Cavaliere Senza Testa, vi è infatti una volontà precisa che affonda il suo essere in antichi rancori, superstizioni, avidità. Ben ricreati l'atmosfera lugubre che avvolge il villaggio teatro degli eventi, gli interni ed i costumi dei protagonisti. Convincenti le recitazioni, ottima colonna sonora; il tutto ben sorregge la tensione, che si fa più forte man mano che l'epilogo (parzialmente prevedibile) si avvicina.
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