Silvia, direttrice di un lavoratorio di chimica, da bambina ha ucciso la madre. Il delitto, rimasto sepolto nell'inconscio della donna per anni, viene revocato dalla setta di un letterato senegalese che pratica la magia nera. Lo scopo della setta, di cui fa parte anche il fidanzato di Silvia, è quello di trapiantare a Roma alcune pratiche cannibaliche. Gli adepti portano Silvia alla pazzia per indurla al suicidio e potersi così nutrire del suo corpo.
Note
Horror italiano d'atmosfera, costruito coniugando suspense alla Polanski e squarci di violenza alla Dario Argento. L'ambientazione romana (al Coppedè) è da urlo in tutti i sensi.
Una donna dall'infanzia traumatica è vittima inconsapevole delle macchinazioni di una setta che vuole farla impazzire per effettuare un misterioso rituale...
Un film lento, barboso e decorativo che scopiazza malamente Rosemary Baby e L'inquilino del terzo piano, entrambi di Polanski. La sceneggiatura sospesa tra realtà e allucinazioni della protagonista fa acqua da tutte le parti. Buona la fotografia. L'unica cosa che fa venire i brividi sono gli interni kitch stile anni 70.
Esordio e in assoluto miglior regia di Francesco Barilli, suggestionato dalla precedente attività come sceneggiatore, coinvolto da Lenzi, ne Il paese del sesso selvaggio (1972). Cast brillante e fotografia esemplare, per un thriller psicologico diventato, con il passare degli anni, un cult.
Film manieristico lento e noioso, con una protagonista psicolabile, piagnona e imbranata, che mette a dura prova la pazienza degli spettatori, arrivare alla fine è un’ardua impresa. Si spera che qualche evento ponga fine alle sue e alle nostre sofferenze. Il finale coerentemente è delirante e da incubo, materiale per psichiatri
Thriller raffinato con sfumature macabre/horror. La strada per la follia è caratterizzata da spazi chiusi e "fantasmi" del passato che inevitabilmente si ripresentano. Un clima polanskiano, accompagna lo spettatore dall'inizio alla fine senza dare punti di riferimento, attraverso un vortice stupefacente di luci e colori.
La storia di una nevrosi coniugata al femminile dai molti echi Polanskiani. che nasconde vecchi traumi infantili ormai dimenticati che riserverà un sorprendentemente, grandguignolesco ribaltamento di prospettiva finale, capace di dare differente senso e dimensione interpretativa a tutti i precedenti eventi narrati.
Un dramma psicologico con forti e cupe venature horror, che deve la sua originalità soprattutto alle atmosfere polanskiane e all'eleganza formale (soprattutto nella fotografia e nella cura dei dettagli). D'impatto la recitazione di Mimsy Farmer, che conferma la sua attitudine a impersonare donne fragili e instabili.
Il film contiene molti spunti interessanti, ma a mio dire si perde in troppe direzioni diverse prima di arrivare al crudo finale che dà un senso all'intera vicenda. Comunque da vedere.
Titolo evocativo per un film che si colloca molto più sul filone polanskiano che su quello argentiano. Piccolo gioiello di casa nostra di cui andare fieri!
Silvie Hacherman (Mimsy Farmer) è la direttrice di un laboratorio di chimica che vive in un bel appartamento in un quartiere residenziale di Roma. E’ innamorata corrisposta di Roberto (Maurizio Bonuglia) ed è attorniata da una serie di persone che sembrano nutrire particolari attenzioni nei suoi confronti. Tutto sembra al punto giusto nella vita di Silvia, tranne… leggi tutto
Il profumo della signora in nero Italia 1974 la trama: Silvia Hacherman dirige un laboratorio di chimica, da piccola ha assassinato la madre. Il delitto rimasto sepolto nel subconscio della donna, viene rievocato da una setta di magia nera capitanata da un dottore del Senegal. Il fine ultimo della setta, di cui fa parte anche Roberto il fidanzato di Silvia e’ quello di portare… leggi tutto
Non è difficile capire chi sia la signora in nero, anche se non è dato sapere quale sia il suo profumo. Meno facile, invece, comprendere perché Barilli, allievo di Bernardo Bertolucci, esordisca come regista con un film come questo, che sembra l'anello di congiunzione tra Rosemary's baby e L'inquilino del terzo piano di Polanski. Formalmente elegante, piuttosto ben… leggi tutto
Il profumo della signora in nero Italia 1974 la trama: Silvia Hacherman dirige un laboratorio di chimica, da piccola ha assassinato la madre. Il delitto rimasto sepolto nel subconscio della donna, viene rievocato da una setta di magia nera capitanata da un dottore del Senegal. Il fine ultimo della setta, di cui fa parte anche Roberto il fidanzato di Silvia e’ quello di portare…
I colori saturi e luminosi dei luoghi in contrasto con l’oscurità fatiscente dei personaggi accentuano la morbosa ambivalenza del racconto, ottimo esempio di psico-thriller-horror pervaso da un profondo senso estetico e introspettivo. Mimsy Farmer, ossessionata dal fardello del passato e dallo spettro della sessuofobia, nel ruolo della vita. Maestranze tecniche e…
Un intreccio di traumi infantili e la persecuzione da parte di una setta dedita alla magia nera, turbano la vita di una giovane dottoressa.
Primo lungometraggio dell'allora trentunenne Francesco Barilli, che filma e dirige un thriller molto più diretto sul piano psicologico, onirico e talvolta anche esoterico rispetto ai classici gialli all'italiana.
Dopo una prima parte forse un po'…
Già dalla sinossi della trama la memoria non può che correre a "Rosemary's Baby" di Roman Polanski, principale ispirazione di questo exploit registico di Francesco Barilli ambientato prevalentemente nel quartiere romano Coppedè. Ma se la fascinazione per l'occulto, la presenza di una setta segreta, l'ambientazione urbana, l'orrore che si cela nel quotidiano e incalza…
"(Halloween) È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata…
Roma. Silvia (Mimsy Farmer) si è lasciata alle spalle un tormentato passato che l'ha vista - da bambina - essere responsabile della morte della madre. Si dedica con convinzione e a tempo pieno alla sua attività, che la vede impegnata in un laboratorio di chimica. Con Roberto (Maurizio Bonuglia) ha una solida relazione affettiva e, con i condomini del palazzo in cui…
Presentiamo una selezione di titoli horror offerti gratuitamente dalla piattaforma Chili. Il servizio di streaming propone un'ampia gamma di film anche di tutt'altro genere, e questa scelta decisamente "popolare"…
Una storiella macabra, una signora che indossava altresì spesso odoranze profumate in un laboratrio chimico, non parliamo delle essenze del noto Cerrutti, ma di bizzarrie atte al cannibalismo... con alcuni adepti e rituali macabri, stranezze e forse qualche rituale insensato nonchè da suicida, horror inguardabile per lo più e per essere chiaro, però se i gusti son…
Tra Polanski e Argento, un horror d'atmosfera formalmente ben costruito ma piuttosto vuoto, poco credibile e poco emozionante. Nonostante un paio di sequenze azzeccate, il declino psicologico della protagonista non convince e non coinvolge, la costruzione della suspense è ripetitiva e, cosa imperdonabile, a tratti la trama è decisamente prevedibile e sfiora la piattezza totale. In…
Nel magico periodo d'oro del cinema italiano -quello che ha attraversato, lasciando una indelebile traccia, gli Anni '70 e '80- grandi professionisti della regia sono stati coinvolti da abili produttori in progetti che…
Mismy Farmer sembra Mia Farrow in questa riuscita operazione orrorifica che parte come un thriller psicologico da interni (a metà strada tra L'inquilino del terzo piano e Rosemary's baby) poi avviene la zampata gore verso i 3/4 del film con un finale da rimanere impietriti e traumatizzati (beh magari se visto al Cinema 40 anni fa oggi un pò meno esplosivo!).
Musica…
L’esordio alla regia di Francesco Barilli (autore che, purtroppo, ha fatto poco altro) colpisce per le atmosfere polanskiane, poco consuete nelle produzioni italiane (appare impressionante il parallelismo con L’inquilino del terzo piano, uscito un paio di anni dopo, al punto da chiedersi se Polanski, pur ispirato da un romanzo di Topor, abbia visto il film di Barilli).…
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Commenti (20) vedi tutti
Buonissimo film horror di Francesco Barilli con la tormentata e bravissima Mimsy Farmer.
leggi la recensione completa di claudio1959Una donna dall'infanzia traumatica è vittima inconsapevole delle macchinazioni di una setta che vuole farla impazzire per effettuare un misterioso rituale...
leggi la recensione completa di George SmileyUn film lento, barboso e decorativo che scopiazza malamente Rosemary Baby e L'inquilino del terzo piano, entrambi di Polanski. La sceneggiatura sospesa tra realtà e allucinazioni della protagonista fa acqua da tutte le parti. Buona la fotografia. L'unica cosa che fa venire i brividi sono gli interni kitch stile anni 70.
commento di ZardozArgentiano nelle atmosfere, è praticamente sorretto unicamente dalla bravura e dalla bellezza della Farmer. Voto 6.
commento di ezzo24Non inducono alla pazzia... è già pazza... Film interessante, ma nemmeno poi così sconvolgente. 6
commento di BradyUno degli horror piu' originali del nostro cinema....da non perdere....in modo assoluto.
leggi la recensione completa di ezioEsordio e in assoluto miglior regia di Francesco Barilli, suggestionato dalla precedente attività come sceneggiatore, coinvolto da Lenzi, ne Il paese del sesso selvaggio (1972). Cast brillante e fotografia esemplare, per un thriller psicologico diventato, con il passare degli anni, un cult.
leggi la recensione completa di undyingUna ragnatela di terrore avvolge la vita di una giovane ricercatrice. Quali misteri nascondono i suoi ricordi d'infanzia?
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Film manieristico lento e noioso, con una protagonista psicolabile, piagnona e imbranata, che mette a dura prova la pazienza degli spettatori, arrivare alla fine è un’ardua impresa. Si spera che qualche evento ponga fine alle sue e alle nostre sofferenze. Il finale coerentemente è delirante e da incubo, materiale per psichiatri
commento di MaciknightUn horror d'atmosfera formalmente ben costruito ma piuttosto vuoto, poco credibile e poco emozionante.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiThriller raffinato con sfumature macabre/horror. La strada per la follia è caratterizzata da spazi chiusi e "fantasmi" del passato che inevitabilmente si ripresentano. Un clima polanskiano, accompagna lo spettatore dall'inizio alla fine senza dare punti di riferimento, attraverso un vortice stupefacente di luci e colori.
commento di Darko7Rosemary's Baby ha fatto scuola e anche Mimsy Farmer sembra la controfigura di Mia Farrow.
commento di moviemanHorror o thriller psicologico. Tra Polanski e Argento anche se vira nell'Horror cannibalistico. Da non perdere
leggi la recensione completa di starbookLa storia di una nevrosi coniugata al femminile dai molti echi Polanskiani. che nasconde vecchi traumi infantili ormai dimenticati che riserverà un sorprendentemente, grandguignolesco ribaltamento di prospettiva finale, capace di dare differente senso e dimensione interpretativa a tutti i precedenti eventi narrati.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Un dramma psicologico con forti e cupe venature horror, che deve la sua originalità soprattutto alle atmosfere polanskiane e all'eleganza formale (soprattutto nella fotografia e nella cura dei dettagli). D'impatto la recitazione di Mimsy Farmer, che conferma la sua attitudine a impersonare donne fragili e instabili.
leggi la recensione completa di alex1975fa parte dei 100 migliori film di sempre,consigliati da medusatouch,che hanno dato un contributo fondamentale al genere thriller & horror.
commento di medusatouchNon funziona niente in questo Thriller,un film che non graffia.voto 2,5.
commento di wang yuIl film contiene molti spunti interessanti, ma a mio dire si perde in troppe direzioni diverse prima di arrivare al crudo finale che dà un senso all'intera vicenda. Comunque da vedere.
commento di alexio350Titolo evocativo per un film che si colloca molto più sul filone polanskiano che su quello argentiano. Piccolo gioiello di casa nostra di cui andare fieri!
commento di saturaFilm suggestivo che diventa più interessante nella seconda parte; tensione e sangue ben dosati; bella musica di Nicola Piovani. 7 1/2
commento di kotrab