Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
oggetto strano il film di barilli e soggetto strano anche mimsy farmer. lento e avvolto su se stesso il film rilascia il suo fascino e si disvela lentamente richiedendo allo spettatore ovviamente una grado di attenzione aggiuntiva. dal tunnel da cui alice non uscirà mai più, sentiamo i veloci movimenti dei ratti bipedi che preso il loro trancio di corpo, se lo vanno a mangiare in solitudine, via da quella pazza gente che si è data anima e corpo a riti disumani(zzanti) in pieno occidente. barilli avrà fatto pur poco al cinema, ma si può tranquillamente affermare che potrebbe bastare questo suo esordio per farlo tramandare ai posteri. silvia(mimsy farmer) ha un fidanzato ma vive sola in un vecchio palazzo. l'occhio di barilli si muove negli spazi accorto e nello spettatore si crea una lenta ma inesorabile ansia che sfocia in ricordi del passato che sembrano personaggi appartenenti ad un libro, perchè no l'alice di carroll, che di tanto in tanto e sempre più spesso la vengono a trovare travolgendo inevitabilmente la sua stabilità mentale. personaggi che vivono in un angolo del suo cervello che conserva gelosamente accadimenti traumatizzanti di cui silvia non è mai riuscita a disfarsi(o ad elaborare!!!)intervengono per ricondurla a ritroso sui passi della sua infanzia. i gesti seducenti di una signora in nero che si cosparge di profumo accogliendo un uomo sgradevole e disgustoso che ostenta attenzioni lascive nei confronti della figlia, bionda alice costretta a difendersi con ogni mezzo, ritornano nelle forme del giallo e del thriller proprio di quegli anni. case abbandonate, bambine bionde in abiti bianchi, strani figuri che sembrano seguire silvia ovunque per la città. il pregio del film e della sua scrittura è che la discesa, o il ritorno, nell'insanità mentale di silvia è utile per il suo sacrificio. è lei che deve porsi sul precipizio ed è lei che deve spingersi nel vuoto. mimsy farmer, protagonista assoluta di questo girone infernale gastronomico, è un esile ramoscello che viene deliberatamente aiutato a spezzarsi per offrirsi inconsapevolmente tra le braccia di una silenziosa, quanto numerosa loggia segreta dedita a bestiali quanto schockanti riti pagani. intorno le si muovono caratteristi strepitosi quali mario scaccia(il vicino rossetti), aleka paizi(la signora col gatto nero), donna jordan(l'amica elisabetta), nike arrighi(la sensitiva),orazio orlando(nicola) e renata zamengo(la madre). musiche di piovani.
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