Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
Una ragnatela di terrore avvolge la vita di una giovane ricercatrice. Quali misteri nascondono i suoi ricordi d'infanzia?
Roma. Quartiere Coppedé. Silvia Hackerman, giovane chimica direttrice dell'industria farmaceutica ereditata dalla famiglia, è preda di incubi che, forse, sono ricordi d'infanzia risvegliati dal misterioso racconto di un professore africano di sociologia. Cosa è successo alla madre quando Silvia era una ragazzina? E quella misteriosa bambina, insediatasi in casa sua, esiste o è la rappresentazione della sua infanzia? E cosa fanno quelle persone che, vestite da cantonieri, si recano di notte nel sottosuolo della capitale? Alcune risposte si trovano in una antica villa disabitata, ma non è finita qui...
Francesco Barilli, attore in PRIMA DELLA RIVOLUZIONE di Bernardo Bertolucci, esordisce alla regia con un giallo inquietante e raffinato, ispirato ad una cultura descritta in certi mondo movie sui misteri religiosi e con una fotografia da cinema europeo di qualità. La sceneggiatura rende bene il senso di mistero e la costruzione di una concezione mostruosa che, poco per volta, avvolge la protagonista. Accolto malamente dalla critica dell'epoca, col tempo ha raggiunto il meritato status di cult (come il successivo e splendido PENSIONE PAURA). Il titolo è un omaggio al film IL PROFUMO DELLA DAMA IN NERO (1931) di Marcel L'Herbier e si riferisce al ricordo della madre, vestita di nero ed intenta a spruzzarsi del profumo davanti allo specchio.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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