Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
Opera non convenzionale per i film di genere nostrani a metà strada tra l’horror e il genere drammatico. La sceneggiara è interessante anche se nell’ultima parte diventa eccessicamente delirante (e non molto chiara). Regista e sceneggiatori optano per un ritmo lentissimo, ma comunque capace di coinvolgere lo spettatore trascinandolo, insieme con la protagonista, in una storia dove la follia si manifesta sempre di più minuto dopo minuto. Per dirla con altri termini ci troviamo al cospetto di un film che sembra esser stato concepito da Roman Polanski, il quale forse ha preso spunto da questa opera per la realizzazione del suo “L’Inquilino del terzo piano”. Bene la regia del debuttante Barilli che riesce a inquietare senza splatter (comunque presente nel finale in stile George A. Romero) e senza trucchi come rumori improvvisi e quant’altro. Bravi gli attori, ottimo il sound del maestro Piovani. In definitiva un buonissimo prodotto, diverso dalla norma, con un ultima parte, però, eccessivamente delirante (sembra che non si sia riusciti a chiudere il tutto con un finale più verosimile). Da vedere per i fan di opere come “Rosemary’s Baby” e “L’inquilino del terzo piano”. Voto: 7.5+
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