Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
Un intreccio di traumi infantili e la persecuzione da parte di una setta dedita alla magia nera, turbano la vita di una giovane dottoressa.
Primo lungometraggio dell'allora trentunenne Francesco Barilli, che filma e dirige un thriller molto più diretto sul piano psicologico, onirico e talvolta anche esoterico rispetto ai classici gialli all'italiana.
Dopo una prima parte forse un po' lenta e monotona, si passa allo svisceramento emotivo dei pensieri e dei ricordi della protagonista, fino a giungere a una seconda parte dove non si riuscirà mai a capire se ciò che si vede accade veramente o è solo frutto della mente distorta e travagliata della protagonista.
Molto brava alla recitazione Mimsy Farmer, donna molto bella oltretutto e l'allora giovanissima Lara Wendel, che comparirà anni più tardi anche in "Tenebre".
Splendide anche le musiche di Nicola Piovani e la graffiante fotografia di Mario Masini
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