Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
Questo film è talmente bello, che mi trovo in difficoltà a commentarlo.Mi mancano le parole e le capacità per farlo,così perfetto nella costruzione delle scenografie,nella scelta delle luci,nella bellezza e nelle trovate sceniche,che si rimane senza parole.La sceneggiatura è eccessiva ,passatemi il termine,perchè non saprei veramente come definirla,la scena iniziale lascia subito sconcertati per la brutalità e la crudezza:un uomo viene costretto a mangiare la merda di cane,e per umiliarlo ulteriormente,gli viene fatta la pipì addosso...Detto così sembra quasi insopportabile la visione,ma proprio da questa eccessiva scena, si instaura un legame con lo spettatore che vuole capire il motivo di tanta crudeltà.Soltanto guardando il film ci rendiamo conto che è l'eccesso di violenza,ingordigia,bellezza e crudeltà che lo rende così bello.Il film si svolge in un ricercato ristorante,il cui il proprietario è un losco individuo,violento,cattivo,sadico psicolabile,sua moglie è dimessa,fine,rispettata da tutti ma vittima delle continue violenze del marito crudele,l'amante è un bibliotecario,colto,gentile e premuroso, combinano i loro incontri d'amore nel bagno e nella cucina del ristorante,il cuoco è il saggio della storia,che riesce a mettere insieme il cibo e le persone,quello che renderà possibile la tremende vendetta finale.Il finale non lo svelerò neanche sotto tortura,ma è un colpo di scena da lasciare senza fiato.
Sempre originale e coinvolgente,come in tutti i film di Greenaway.
Non ho veramente le parole per giudicarla (non è un modo di dire),perfetta.
Eccessivo,come voleva la parte.
Bravissima,già donna matura nel 1989,mostra le sue nudità come in un quadro ottocentesco,rivelandole in modo sicuro ,rendendola di una bellezza fuori dal comune.
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