Regia di Hugh Wilson vedi scheda film
L'amore ai tempi del bunker antiatomico.Lo spunto decisamente irreale è quantomai delizioso:che cosa succederebbe se una famiglia americana durante la crisi del 1962 sentendosi minacciata da un rischio concreto di guerra nucleare decidesse di chiudersi in un bunker sotterraneo e il figlio ne riemergesse solo 35 anni dopo?Succede molto ,perchè 35 anni al mondo d'oggi con il progresso che corre come un fulmine sono decisamente troppi per essere digeriti con un colpo solo.Il "bimbo" è uscito dal bunker solo per fare rifornimento di cibo e si finanzia con figurine del baseball naturalmente introvabili.La prima parte che mette alla berlina la mania di persecuzione atomica degli americani in una certa epoca e che evidenzia le inadeguatezze di Adam a camminare da neofita per Los Angeles con tutti i malintesi annessi e connessi è decisamente la migliore.Poi si imbocca la strada di una stantia commedia sentimentale che fa decrescere istantaneamente l'interesse e il giudizio sul film.Mentre la Silverstone stile Godzilla cerca di distruggere quanto di buono ha fatto vedere il film e Fraser svolge il compitino con la sua faccia non tanto sveglia adattissima alla bisogna la vera sorpresa sono Walken e la Spacek nella parte dei genitori di Adam,lui inventore genialoide che non ha mai messo il cervello in pensione,lei classica casalinga americana ben diversa da quelle disperate di oggi,ma tutta casa(per forza)e torta di mele.Si prestano con grande ironia e stravincono il confronto con i giovani....Tsè i gggiovani d'oggi...
ottimo nella parte dell'inventore
pessima,sempre con la faccia schifata ...
la faccia non è sveglissima quin di è più che adatto a questa parte...
ottima nella parte della casalinga non tanto disperata
se la cava...
azzecca un abella prima parte ma poi si perde nei rivoli della banale storia d'amore
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