Anni Settanta: lasciata Buenos Aires, Soledad approda quasi per caso in un villaggio della Patagonia dove il tempo sembra essersi fermato. Appena giunta sul posto, la donna incontra il proiezionista Pedro e comincia a fare i conti con le sue stranezze: il ragazzo infatti si esprime citando frasi tratte da film. Ma Pedro non è l’unico personaggio bizzarro del paese: c’è anche un attore pieno di nostalgia, che vive lontano dal mondo…
Note
Si può reinventare _Nuovo Cinema Paradiso_ di Tornatore destrutturandone l’intreccio, alla stregua del proiezionista del piccolo cinema della Patagonia al centro di questa sorprendente pellicola.
Il Cinema di Alejandro Agresti si muove sempre sul filo della retorica di maniera. Per "L'ultimo cinema del mondo" riesce però a raccontare una bella storia senza affogarla nell'esposizione esibita dei buoni sentimenti. Oltre all'omaggio fatto al cinema, belli sono gli scenari della lontana Patagonia e il personaggio di Antonio, inventore di idee.
Film curioso, un pò strampalto (ma questo è il suo bello) che sta in piedi con qualche pezza…ma ha un senso vagamente poetico. Sembra l'ultimo Film del mondo !
Tra commedia e grottesco una pellicola che fa salve le atmosfere e dunque l'involucro ma dimentica di incartarvi qualcosa dentro. Sorrisi, colore, luminosità fanno da sottofondo a personaggi stralunati, caratteristici e che tutto sommato funzionano ma a ben vedere è solo uno stratagemma, un'arma di distrazione con la quale il regista tenta di distogliere lo spettatore dall'assenza di… leggi tutto
Un film figlio della sua terra, ha il sapore della letteratura e dell’aria che tira in quei luoghi del Sud America. Il surreale si presta bene a questa storia che deve volare leggera, e che prende spunto dal film di Tornatore, rielaborandolo e facendolo suo. Una storia anche allegra, ma con una vena di malinconia che avvolge la realtà dell’ultimo paese felice; non dimentichiamo che la… leggi tutto
Un piccolo e strano film, che però a me non ha detto nulla di particolare, a parte confermare la bravura di Rochefort e della Molina. Voto: 5. leggi tutto
Tre settimane fa pubblicai una prima lista di film francesi (30) visibili in rete, dichiarando l'intenzione di dedicarmi alla loro visione nella prossima estate e lo…
Lista di film che hanno per soggetto o che sono ambientati in Patagonia, nella Terra del Fuoco, estrema propaggine meridionale del continente sudamericano, divisa tra Argentina e Cile. Storie spesso di solitudine, di…
Nato a Parigi nel 1930 da genitori bretoni (occhi azzurri non mentono), Jean Rochefort è stato senza alcun dubbio uno dei più grandi attori francesi della sua generazione, un artista che seppe farsi…
Il giorno seguente non morì nessuno
J.Saramago, As intermitências da morte
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San Benedetto del Tronto, Marche, Italia,…
Siccome tacciono quelli che sanno
Siccome tacciono
Buon anno, ragazzi
Buon anno
Impostori e piccoli Dei in corpo pallido bronzeo nero
Consapevoli sterminatori accorti nel distruggere
Attenti per arricchire…
Tra commedia e grottesco una pellicola che fa salve le atmosfere e dunque l'involucro ma dimentica di incartarvi qualcosa dentro. Sorrisi, colore, luminosità fanno da sottofondo a personaggi stralunati, caratteristici e che tutto sommato funzionano ma a ben vedere è solo uno stratagemma, un'arma di distrazione con la quale il regista tenta di distogliere lo spettatore dall'assenza di…
Mi è capitato raramente di vedere un cinema più futile di quello di Agresti. Forse, almeno in questo caso, la sua musa è il teatro di Ionesco, ma mi sembra mal digerito. Più che l'ultimo cinema del mondo, questo del regista argentino mi sembra un cinema fuori dal mondo: come la sua Patagonia ha un cinema tutto suo, dove si proiettano gli scarti delle altre sale…
Prendo spunto da una notizia della free press romana del 26 marzo 2012, che parla delle sale indipendenti romane, cinemetti da una sessantina di posti, associazioni private, miniclub, soprattutto salette parrocchiali…
Il cinema Asterope, l’unico cinema di Francavilla. Lì dentro ho visto il mio primo film in una sala. Se non vado errato, era Il re Leone, e per sempre sarò terrorizzato dal grido del risveglio della…
Ci sono dei luoghi al mondo che sono frequentati pochissimo dal cinema.E quando li vediamo ci attraggono anche piu'dei personaggi che vediamo sfilare sullo schermo.Una piccola chiosa:avrrei dovuto/voluto anche…
Un film figlio della sua terra, ha il sapore della letteratura e dell’aria che tira in quei luoghi del Sud America. Il surreale si presta bene a questa storia che deve volare leggera, e che prende spunto dal film di Tornatore, rielaborandolo e facendolo suo. Una storia anche allegra, ma con una vena di malinconia che avvolge la realtà dell’ultimo paese felice; non dimentichiamo che la…
Si stanno fortunatamente lentamente colmando certe colpevoli lacune (anche se le assenze “importanti” e “fondamentali” continuano ad essere cospicue) grazie ad alcune intelligenti iniziative editoriali davvero…
Amiche e amici...accorrete in massa. Apre un nuovo cineforum! Avrà un futuro? E chi può dirlo...speriamo. Intanto si comincia...Martedì 18 aprile in via delle isole curzolane 75, film: "Viva Zapatero!".
Eccovi…
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Commenti (3) vedi tutti
Il Cinema di Alejandro Agresti si muove sempre sul filo della retorica di maniera. Per "L'ultimo cinema del mondo" riesce però a raccontare una bella storia senza affogarla nell'esposizione esibita dei buoni sentimenti. Oltre all'omaggio fatto al cinema, belli sono gli scenari della lontana Patagonia e il personaggio di Antonio, inventore di idee.
commento di Peppe ComuneFilm curioso, un pò strampalto (ma questo è il suo bello) che sta in piedi con qualche pezza…ma ha un senso vagamente poetico. Sembra l'ultimo Film del mondo !
commento di jeffsteUn piccolo gioiello. Ironico ma delicato, gustoso e mai banale.
commento di Pitter