Regia di Roger Mills, Clem Vallance vedi scheda film
Seguendo lo stesso percorso di Phileas Fogg, oltre un secolo dopo il romanzo di Jules Verne, Michael Palin parte con una minitroupe della BBC per circumnavigare il globo in 80 giorni.
Michael Palin risponde al telefono del suo studio: è la BBC e gli propone di fare il giro del mondo in 80 giorni seguendo le rotte di Phileas Fogg nel celebre romanzo di Verne, naturalmente viaggiando esclusivamente per terra o per mare. L’attore accetta con entusiasmo e parte così un documentario di quasi sei ore di durata, suddiviso in sette puntate da cinquanta minuti ciascuna. Non solo il lavoro – che uscirà anche in libro, con i diari dell’ex Monty Python’s durante l’impresa – sarà un successo, ma darà anche il via a una lunga serie di fortunati spin off, per così dire, facendo diventare Palin, nei decenni successivi, un apprezzato documentarista di viaggi in luoghi più o meno remoti del pianeta. Qui il Nostro adotta un registro apertamente comico, come si addice al suo personaggio, cercando sempre la nota buffa, sarcastica o quantomeno stonata in qualsiasi situazione, per poterne ridere sopra; con la sua nota ironia viaggia così su un calesse egiziano, una mongolfiera statunitense, un’auto araba, qualche treno qua e là e innumerevoli barche, sempre con il timore di perdere la successiva coincidenza e conseguentemente la sfida contro Fogg, per tornare nel preciso punto di Londra da cui era partito. Nella parte cinese del percorso viene affiancato dal fotografo e designer Basil Pao, residente a Hong Kong e già collaboratore di vari lavori dei MP; alla stazione londinese di partenza viene invece salutato tra gli altri da Terry Gilliam e Terry Jones; inutile dirlo, ma gli incontri più divertenti e significativi dell’avventura saranno quelli inattesi con persone comuni. Pole to pole, tre anni più tardi, sarà il secondo impegno di questo tipo per Palin. 7/10.
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