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The Amityville Harvest

Regia di Thomas J. Churchill vedi scheda film

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La recensione su The Amityville Harvest

di undying
3 stelle

Quota ventidue, solo nominalmente, per l'inflazionata serie dedicata alla più famosa dimora maledetta. In realtà si tratta di una operazione "mimetica" per l'ennesimo pessimo horror girato in fretta e furia (destinazione: Halloween) per il mercato streaming.

 

locandina

The Amityville Harvest (2020): locandina

 

La giornalista Christina (Sadie Katz) si reca assieme ad una troupe in un'antica villa vittoriana, con le intenzioni di realizzare un documentario sulla versione "alternativa" della storia sulla guerra di secessione americana. Il proprietario Vincent Miller (Kyle Lowder), infatti, sostiene che un suo antenato ha avuto un ruolo preponderante nello sviluppo del conflitto, oltre ad essere stato il vero responsabile dell'attentato ad Abramo Lincoln. Assieme a Christina è presente anche Robbie, in realtà infiltrato per indagare sulla scomparsa di Lana (Keavy Bradley). La tenuta di Vincent è infatti stata convertita in funeral home, all'interno della quale alcune persone sono misteriosamente scomparse. Quando Christina si rende conto che le apparecchiature di videoregistrazione non hanno captato l'intervista fatta a Vincent è ormai troppo tardi: quest'ultimo è infatti un vampiro, e quindi - poiché immortale - è anche lo stesso finto antenato del periodo di guerra civile.

 

Julie Anne Prescott

The Amityville Harvest (2020): Julie Anne Prescott

 

In tempi di Halloween non si butta via niente, soprattutto ora che l'effetto Covid ha dato una spinta allo streaming e quindi alla fruizione privata tra le pareti domestiche. Ecco allora apparire il ventiduesimo (!) capitolo sulla serie dedicata alla casa nota per essere (falsamente) la più infestata al mondo. Remake? Prequel? Sequel? Spin off? Forse, seguito di Amityville? Sì, un sequel del sequel del sequel: almeno così Thomas J. Churchill, o chi per lui, vuole fare intendere (con uso distorto di titolo e locandina) allo sprovveduto spettatore. Niente di più falso: stavolta la dimora al 112 di Ocean Avenue non c'entra un fico secco. Churchill è ormai nome a garanzia di sòle imbattibili: il pessimo risultato ottenuto con Lazarus: Apocalypse (2014) lo aveva per un po' tenuto lontano dalle macchine da presa, ma in anni recenti è tornato purtroppo in azione. Nel 2020 ha addirittura investito le sue energie in diversi progetti horror: The day of the living dead e The step daddy, ad oggi inediti anche se fanno ben poco sperare per temi trattati (ormai obsoleti e quasi nauseanti); Big freaking rat uscito, ma con una media di 3.4 su 10 nell'imdb e questo inenarrabile pastrocchio - rilasciato nel mese di ottobre 2020 - che falsamente si accoda alla serie di Amityville. A questi vanno aggiunti altri quattro titolazzi che nemmeno vale la pena di riportare. Ovvero otto film in un anno! Nemmeno Jesús Franco o Joe D'Amato avrebbero azzardato tanto.

 

Kyle Lowder

The Amityville Harvest (2020): Kyle Lowder

 

Con queste premesse, la visione del film, va ammesso, è forzatamente prevenuta. Ma in tal caso, purtroppo, non si cade in difetto pensando male. Effetti in CGI di prima generazione e una trama indifendibile vanno di pari passo con una regia da pilota automatico e interpreti sperduti su un set molto confuso. La scream queen Sadie Katz conferma ulteriormente la tendenza ad apparire in horror inguardabili. Tipo appunto The Amityville harvest, nel quale Churchill riesce a mettere assieme un'incredibile quantità di stupidaggini (è pure autore della sceneggiatura). Nel film c'è di tutto un po', tranne le presenze ultraterrene che stanno alla base di Amityville: sequenze in obitorio (con le due protagoniste nascoste in bare), un macellaio che non si capisce perché seziona i cadaveri, ombre filiformi in CGI e persino un vampiro. Un miscuglio di cliché proposti senza alcuna personalità e buttati lì tanto per dare in pasto il solito minestrone. Condito malissimo!

 

Sadie Katz

The Amityville Harvest (2020): Sadie Katz

 

"Morire, senza conoscere la gioia intensa e il relativo conforto dell'abbraccio di chi si ama. Affondare in quel coma orrendo, poi nella morte, e forse tornare per compiere vagabondaggi sterili, spaventosi. Senza sapere cosa significasse amare ed essere amati. Una tragedia che superava quella di trasformarsi in vampiro." (Richard Matheson)

 

F.P. 19/10/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 93'50") / Data del rilascio USA: 08/10/2020 (streaming);  20/10/2020 (dvd e bluray)

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