Regia di Shannon Hartman vedi scheda film
Monologo di stand up comedy su temi come il razzismo, la violenza su donne e minori, la sovrappopolazione del pianeta e la follia.
Questo è il primo spettacolo di stand up comedy di Bill Burr a essere uscito in video; si tratta di 55 minuti, titoli di testa e di coda inclusi, durante i quali il comico americano racconta su un palco le sue esperienze di vita quotidiana toccando temi delicati come il razzismo o la violenza sui minori, ma anche la castrazione dei cani o l’inspiegabile appeal del rabbioso Hitler sulle masse. Divagando a destra e a manca tra le tematiche più abusate del genere (sesso, politica e anche qualche accenno alla religione), Burr finisce sempre e comunque per parlare di sé stesso e della sua innata – così la definisce lui stesso – follia. Forse è a questo che si riferisce il titolo e non tanto al più diretto, al più lineare dubbio sulla sensatezza di stare su un palco a raccontare i suoi affari intimi. In effetti il comico, e unico autore del monologo qui messo in scena, si domanda ripetutamente le ragioni di certe sue fantasie e idiosincrasie, ritenendo che in definitiva sia più opportuno esporle a un pubblico teatrale – e guadagnarsi così da vivere – che sul lettino di uno psicanalista che, oltre al costo del professionista, già ha dimostrato di non funzionare con Burr. Tra il serio e il faceto, riflessioni e risate sono garantite; il successivo spettacolo dello stand up comedian sarà Let it go (2010), prodotto da Comedy Central. 6/10.
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