Regia di Ben Hopkins vedi scheda film
Chi è Simon Magus? Del suo passato non sappiamo quasi nulla, lo vediamo vivere ai margini del villaggio, in parte temuto e in parte accudito dagli altri. Si intuisce che è un’anima molto semplice dotata di una grande immaginazione e assistiamo alla sua fallimentare ricerca d’identità, che lo porta a smarrirsi sempre più, perché Simon cerca le risposte nei luoghi sbagliati, negli altri, invece che dentro se stesso. Cerca il contatto con gli altri e del loro consenso, quasi come il bisogno di una conferma di esistere. Ma in una comunità in cui tutti sembrano avere ruoli ben definiti, Simon non può trovare risposte, perché agli occhi degli altri lui non è definibile e il suo appare piuttosto un non essere: lui non lavora, non studia, non è innamorato, non è malvagio, non è generoso, non è credente. Durante il suo percorso per passare da ebreo a cristiano chiede al prete se è già cristiano o ancora ebreo, sintomo che lui in realtà non si è mai sentito, e quindi non è mai stato, né uno né l’altro. E l’unica definizione che un’abitante del villaggio riesce a dare di lui è malato.
Il risultato è un film originale che riesce a tratti divertire e ogni tanto a commuovere con un’ambientazione suggestiva nel remoto villaggio di contadini e una curiosa galleria di personaggi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta