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Fine di una storia

Regia di Neil Jordan vedi scheda film

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La recensione su Fine di una storia

di germarco
7 stelle

Il film "Fine di una storia" mi ha molto colpito, per diversi motivi.
Per la raffinatezza e l'eleganza della vicenda, dell'ambientazione (siamo a Londra a cavallo della fine della seconda guerra mondiale) e degli attori. Fanno un po' contrasto con questa raffinatezza le frequenti scene di sesso non proprio sottinteso che sicuramente non ci sarebbero state in un film dell'epoca, ma in quella società dovevano pur esserci!
Per il fatto che la forza della passione e dell'amore hanno un ruolo talmente importante e centrale nella vicenda, da portare due uomini, tra di loro amici e rispettivamente marito e amante della stessa donna, a rimanere in buoni rapporti, e a ritenere entrambi senza significato la loro vita senza di lei ("Io volevo Sara per sempre, ma tu me la porti via. Non riesco a vivere in un mondo dove lei non c'è.")
Per le incredibilmente singolari analogie (nel nome Sara; nel destino di una morte attesa prematura a causa di una malattia; nello sbocco verso il divino e la religiosità dell'amore una volta che esso non possa più rivolgersi verso la persona amata) tra vicende del film e vicende della mia vita, in cui una Sara in gioventù lasciò una traccia d'amore altrettanto grande e tragica.
Per le frasi solenni e ad effetto, anche esageratamente, alcune delle quali ho già menzionato (Aggiungo: "L'amore non finisce soltanto perché non ci vediamo. La gente continua ad amare Dio per tutta la vita, senza vederlo mai";"Essere è essere percepiti";"Avevo sfidato il destino, e il destino aveva accettato la sfida"; "Se la vita è questo, io me la devo tenere così. Ma qualunque cosa essa sia, non posso più combatterla: essa ha vinto, noi abbiamo perso."; "E' facile raccontare il dolore. Nel dolore siamo tutti monotonamente diversi. Ma come si può raccontare la felicità?")
Notevole, infine, è più di una volta la ripresa degli stessi episodi dal punto di vista di personaggi diversi, anche in momenti differenti, come può essere ad esempio la rilettura del diario, che contiene scene già viste in precedenza nel film e diversamente interpretate.

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