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Insider. Dietro la verità

Regia di Michael Mann vedi scheda film

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La recensione su Insider. Dietro la verità

di emil
10 stelle

Pacino e Crowe diretti da Mann. Sublime.

La denuncia dello scienziato Wigand (Crowe) ex dipendente di una delle più potenti multinazionali produttrici di tabacco del pianeta, colpevole di alterare la formula della nicotina per creare maggior dipendenza. Lowell Bergman (Al Pacino) , reporter del programma arcinoto in tutto il paese 60 minuti, lo accompagnerà in questa folle denuncia.

"Ha detto la verità ?"
"Si".
"Allora lo mandiamo in onda?".
"No".

Il corto circuito morale di Insider è tutto qui. Un reporter che crede nel valore etico della propria professione; un uomo che fa del proprio lavoro una questione morale si specchia nella vita di uno scienziato che fa altrettanto risvegliando la propria coscienza civile. Tempi e modi diversi, mondi diversi, due rette pararelle che infrangendo ogni dictac sociale , finiscono per toccarsi, convergendo in un vicolo cieco dal quale non si torna indietro.
Insider- dietro la verità - , tratto da un articolo apparso su Vanity Fair, riflette spietatamente sul concetto di coscienza , colpa, responsabilità, uno di quei film che scavano un solco dentro il cuore di chi guarda , di chi assiste impotente al disfacimento di uomini comuni sotto il peso di grandi pressioni per poi sobbalzare sulla poltrona, vivendo la loro risalita fatta di dolore ed abbandono.


Al Pacino e Crowe immensi, in ruoli che li trasfigurano, cavalcano un film di denuncia che non conosce soste pur prendendosi i suoi tempi, sostenuto com'è da un montaggio chirurgico e dalla lucida fotografia del nostro Dante Spinotti. Mann filma parecchio con camera a mano, aprendo su achermo ampi squarci di disperazione r solitudine, facendoci percepire tutta l'angoscia dei protagonisti , uomini che hanno mandato in frantumi il loro mondo, schierati contro il potere non solo delle multinazionali ma anche dei mezzi di informazione, colpevoli di misero asservilismo.
Strepitosi tutti i comprimari, da Cristopher Plummer a Philip Hall, passando per la bravissima ed intensa Diane Venora, che interpreta la signora Wingand.


Una tragedia sociale filtrata attraverso una privata, un cinema epico ed umanista che riporta tutto ad una questione di scelte.


Non mi stancherò mai di ripeterlo, ennesimo capolavoro del più grande regista vivente.

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