Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Che gli americani peschino così di buona voglia dal cinema francese è evidente e addirittura quanto possono piacere certe tematiche anche stantie, da premiare esageratamente la versione originale di Tacchella alla serata degli Oscar. Qui la nuova versione non acquista niente di buono se non chela freschezza espressiva e romantica della Rossellini che spera in una cercata affermazione completa in America, dopo tante occasioni perse. Il tutto sembra una prova generale per un serial, compreso certe facce false e qualche volta che sfiorano il ridicolo come quella di Ted Danson, che in versione romantica è addirittura risibile, peccato vedere nell'operazione un attore come William L. Petersen, proveniente da gli indimenticabili: Vivere e Morire a Los. Angeles e Manhunter, i due film con cui debuttò.
Una storiella raccontata anche male
Un regista troppo discontinuo e qui siamo nel tornante peggiore
Con quel mento e quell'espressione sembra davanti ad una parodia
Sa essere dolce e determinata, ma il film è sbagliato
Un'attrice che avrebbe meritato molto di più, ma forse si è rovinata con le sue stesse mani
Un volto che non si dimentica, magari il film si
Un capofamiglia mirabile e bravo
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