Regia di Howard Hawks vedi scheda film
“Ventesimo secolo” è un film del 1934 ed è coevo a “Accadde una notte” di Frank Capra: entrambi sono considerati i capostipiti della cosiddetta screwball comedy, una variante della commedia romantica caratterizzata da situazioni paradossali e da personaggi eccentrici.
Il film è tratto da una commedia teatrale del 1932 di Ben Hecht e Charles Mac Arthur (gli stessi autori del successivo “La signora del venerdì”) e trae il nome da quello di un treno su cui si svolge buona parte della trama. La storia è quella di un impresario teatrale pieno di sé (John Barrymore) che fa di una sconosciuta ragazza un’acclamata attrice (Carole Lombard) che gli consentirà di riscuotere grandi successi fino a quando non lo abbandonerà per darsi al cinema. Il filo conduttore di questa, come delle screwball comedies in generale, è l’attrazione reciproca fra il protagonista maschile e l’eroina che, diversa per indole ed estrazione sociale, lo contrasta dando luogo a vivaci battibecchi con pungenti scambi di battute finendo comunque per irretirlo. Il film è anche una satira della vita teatrale, e del mondo dello spettacolo, per cui appare giustificato lo stile istrionesco della recitazione, in particolare del protagonista, che altrimenti sarebbe stucchevole, perché pone in ridicolo l’attitudine dell’impresario a vivere come se fosse sempre in teatro e a considerare il prossimo come attori da dirigere.
La visione di Ventesimo secolo e comunque piacevole e la regia, pur senza particolari invenzioni, dosa con abilità i tempi e il ritmo della vicenda che scorre via come un meccanismo ben oliato; gli attori, fra i quali ho apprezzato particolarmente Carole Lombard, sono bene in parte e contribuiscono alla riuscita del film che tuttavia, per l’impianto generale e per certe gag pensate per un pubblico alquanto più ingenuo di quello odierno, sembra mostrare gli anni che ha.
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