Regia di Elio Petri vedi scheda film
Film precursore , ma anche contemporaneo per i tempi, erano i famigerati anni 70. film comunista marxista, quindi surreale e grottesco. Soggetto indiscusso del film: il denaro. Elio Petri ci ha abituato a questi film col tempo...voto 8
Film precursore , ma anche contemporaneo per i tempi, erano i famigerati anni 70, dove tutto si "era" compiuto e il "ciclone" doveva ancora venire. Film surreale e grottesco, dove l'utopia ha gli stessi occhi dell'innocenza e dell'abbandono, appunto gli occhi sganghenati di Flavio Bucci, perfetto nel personaggio centrale del film, con i suoi tick e i suoi momenti lirici, sacrificato,senza respiro, bellissimo.
Soggetto indiscusso del film: il denaro. Anzi "il dio denaro".
Elio Petri ci ha abituato a questi film (comunisti marxista) , vedi il precedente "la classe operaia..", "la proprietà non è un furto" è un film meno poetico di certi film di Pasolini , ma certo non meno conturbante.
Da valorizzare tutti gli altri attori, Tognazzi macellaio del potere, Orlando servo di stato (con S minuscola), Scaccia maschera di se stesso, ecc...da rimarcare la parte di Daria Nicolodi, donna oggetto beatificata sull'altare del "dio denaro", bella e sexy , come da copione. Da urlo i monolighi dei personaggi su sfondo nero......colore a caso ?
Un film per dibattiti e forum sull'argomento centrale "del mondo" : il denaro. Da vedere e ri-vedere.
Voto 8
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