Regia di Elio Petri vedi scheda film
Un apologo politico diretto da un grande regista...uno di quelli in cui si sente la mancanza.da vedere.
L'impiegato di banca Total (Bucci) preso da un irrefrenabile odio nei confronti del denaro,assume come simbolo da punire un ricco macellaio (Tognazzi) e lo deruba progressivamente di ogni suo avere.Un film grottesco che chiude una sorta di "trilogia della nevrosi" del grande Elio Petri (regista da rivalutare ogni giorno che passa).Il film in questione e' infatti una testimonianza sulla crisi,il tracollo,lo stato profondo apertosi sulla sinistra negli anni settanta.E' innanzitutto per questo aspetto ideologico,che invitava a scelte estetiche ben precise,il film non poteva piacere,non poteva essere accettato.Bella anche la parte della moglie di una generosa Daria Nicolodi.Avviso ai naviganti....non e' per tutti....ma si puo' vedere.Voto 7.
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