Rossella (Turri) vuole andarsene da una famiglia che è un concentrato di persone impossibili. Dapprima dattilografa, poi segretaria di un affarista inaffidabile, lavora poi con un pubblicitario che cerca anche di approfittare di lei. Altre vicissitudini presso un'ambigua agenzia fotografica e con un avvocato lunatico. Nel frattempo Rossella ha conosciuto Giuliano (Tenco), un contestatore arrabbiato più a parole che altro, ma che la convince quasi al suicidio.
Note
Salce non manca di intelligenza, ma cade spesso nel macchiettismo superficiale. Un tema suggestivo, ma che viene sostanzialmente sprecato. Tenco canta alcune canzoni, tra gli sceneggiatori Goffredo Parise.
Abbraccio completamente il giudizio sintetico di Film tv: il scivolare spesso nel macchiettismo "superficiale" lo ha svuotato di contenuto. Peccato. Voto: 4 (quattro).
Luciano Salce spiega il 1962 a Roma. I miei ricordi sono diversi ma non vivevo nella Capitale. Il film merita. E anche una certa Donatella Turri all'esordio. Così come Luigi Tenco, indimenticabile.
Raro dramma a firma Salce, è un feroce e depressivo antiritratto degli anni del boom. Un'impietosa sfilata di mediocri la cui ragion d'essere sono i soldi travolgono una ragazza che vuol suolo affrancarsi da un'asfissiante famiglia "tradizionale " ma già teledipendente.
(Unico neo Tenco, recitare non faceva per lui)
Peripezie tragico-comiche della bella Rossella Rubinacci (Donatella Turri) giovane e sincera ragazza che vuole rendersi indipendente dalla famiglia, trovare un lavoro onesto e garantirsi un futuro senza dovere dire grazie a nessuno. Eccezionale commedia alta, diretta dal grande Salce e valorizzata dalla struttura del variegato (e curioso) cast.
Film interessante con una vena che collega diversi sketch. Lei vuole trovare lavoro, è in qualche modo intraprendente e fa diverse esperienze. Mi sono piaciuti contesto, dialoghi e anche Tenco.
LA CUCCAGNA (1962)
https://www.youtube.com/watch?v=VQwAU6klke0
È una di quelle notti in cui so già che non riuscirei a dormire e allora vi parlo un po' delle sensazioni che mi suscita questo film che ho visto dopo una prima mezz'ora con la tv accesa sul festival di Sanremo, di più non ce la faccio; ma non è stato sempre… leggi tutto
L'individuo, solo perchè abbandonato (dalla famiglia, dai colleghi di lavoro, dagli affetti), allo sbaraglio nella società contemporanea. Fatta di squali, approfittatori, facili scorciatoie moralmente inammissibili e anche qualche coraggioso che ne rinnega i 'valori' e i compromessi. Per il suo terzo film italiano da regista (ne aveva già girati due in Brasile), Salce punta… leggi tutto
“La cuccagna” sembra lo strascico del neorealismo, privato dell’intervento dell’arte e con qualche greve spunto da commedia all’italiana. In questo film il caotico e squallido rovescio del boom economico sembra unirsi alla decadenza del cinema nostrano: le idee stridono e la storia scricchiola, mentre la satira sogghigna e strepita, senza però arrivare… leggi tutto
Come altri registi anche Salce si cimenta in un ritratto caustico del boom economico prendendo come protagonista una diciottenne attraente e, giustamente, ingenua, che nel tentativo di entrare nel mondo del lavoro viene scaraventata nel tra impieghi alienanti (o inesistenti) ma soprattutto bistrattata tra personaggi grotteschi e melliflui. Da una parte Salce riesce a graffiare bene nel…
Luciano Salce, artista assolutamente poliedrico, attore di cinema e teatro, personaggio radiofonico e televisivo oltre che regista, era ai suoi tempi considerato un cineasta commerciale, non solo lontano anni miglia da mostri sacri come Visconti, Pasolini o Antonioni, ma anche qualche gradino sotto i noti maestri della commedia come Monicelli e Risi.
Eppure Salce era un regista molto elegante,…
LA CUCCAGNA (1962)
https://www.youtube.com/watch?v=VQwAU6klke0
È una di quelle notti in cui so già che non riuscirei a dormire e allora vi parlo un po' delle sensazioni che mi suscita questo film che ho visto dopo una prima mezz'ora con la tv accesa sul festival di Sanremo, di più non ce la faccio; ma non è stato sempre…
Ero tentato alla visione del film sia per la regia di Salce, che si è rivelata maestosa come sempre, sia per il ruolo da co-protagonista di Luigi Tenco il quale mi ha lasciato insolitamente colpito. Rari, se non addirittura rarissimi, sono stati i ruoli memorabili dei cantanti di un'Italia che ai tempi aveva già partorito i suoi primi musicarelli. Ma devo essere…
Stanca della opprimente vita famigliare, dominata dal padre e dal marito della sorella, la giovane Rossella si mete alla ricerca di un lavoro. Il momento propizio del boom economico sembra sempre sul punto di offrirle una grande opportunità che puntualmente svanisce. L’incontro con Giuliano, ragazzo anch’egli ai margini della società dei consumi finirà per essere…
« Se mi vede Cecchi, sono fritto » è un libriccino, un librettino, un libercolo, un libraccolo, un libertucolo, insomma : un carteggio con apparato critico. Quel che almeno in parte sarebbe dovuto…
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Commenti (8) vedi tutti
Abbraccio completamente il giudizio sintetico di Film tv: il scivolare spesso nel macchiettismo "superficiale" lo ha svuotato di contenuto. Peccato. Voto: 4 (quattro).
commento di Roberto MorottiUn film con una propria vitalità ed originalità che conferma la significativa rilevanza di Salce regista
leggi la recensione completa di darkglobeLuciano Salce spiega il 1962 a Roma. I miei ricordi sono diversi ma non vivevo nella Capitale. Il film merita. E anche una certa Donatella Turri all'esordio. Così come Luigi Tenco, indimenticabile.
leggi la recensione completa di cherubinoDa non perdere...
leggi la recensione completa di ezioRaro dramma a firma Salce, è un feroce e depressivo antiritratto degli anni del boom. Un'impietosa sfilata di mediocri la cui ragion d'essere sono i soldi travolgono una ragazza che vuol suolo affrancarsi da un'asfissiante famiglia "tradizionale " ma già teledipendente. (Unico neo Tenco, recitare non faceva per lui)
commento di catcarloPeripezie tragico-comiche della bella Rossella Rubinacci (Donatella Turri) giovane e sincera ragazza che vuole rendersi indipendente dalla famiglia, trovare un lavoro onesto e garantirsi un futuro senza dovere dire grazie a nessuno. Eccezionale commedia alta, diretta dal grande Salce e valorizzata dalla struttura del variegato (e curioso) cast.
commento di undyingFilm interessante con una vena che collega diversi sketch. Lei vuole trovare lavoro, è in qualche modo intraprendente e fa diverse esperienze. Mi sono piaciuti contesto, dialoghi e anche Tenco.
commento di ale7308Un film per Tenco, particolare. Bella soprattutto la prima parte, poi si prede un po'.
commento di sillaba