Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
La straordinaria storia di Mario Capecchi, classe 1937, la cui infanzia travagliata lo vede fuggire con la madre dall'Italia al termine della seconda guerra mondiale, dopo aver perso il padre nel conflitto. Crescendo negli Usa, Mario ha modo di ricominciare una vita vera daccapo, andando a scuola e specializzandosi poi in chimica e fisica; vincerà il Nobel per la Medicina nel 2007.
Dalla miseria estrema – Mario Capecchi cresce sostanzialmente per strada, senza i genitori, nei primi anni della sua vita – al successo mondiale nella ricerca, con il conseguimento del Nobel per la Medicina nel 2007: se la storia di Capecchi non è una fiaba, poco ci manca. Per il suo 85esimo compleanno il Nostro riceve un regalo probabilmente inaspettato, ma certo ben realizzato: questo lungometraggio, cui partecipa in fase produttiva anche Rai Cinema, dedicato alla prima parte della sua vita, quella di sicuro più sorprendente e carica di emozioni contrastanti. La sceneggiatura del film, con la collaborazione di Arnaldo Catinari, Chris Hill, Loris Lai e Robert Booth, è firmata da David Gleeson e da Roberto Faenza, che ritorna così a dirigere dopo sei lunghi anni: tanti ne sono trascorsi da La verità sta in cielo (2016). La sua mano è sempre solida e confeziona un'opera vivace e dalle tinte popolari, assimilabile senza difficoltà da qualsiasi pubblico; forse un po' troppo lineare e stereotipata in alcuni snodi, si potrebbe obiettare. Nel cast: Lorenzo Ciamei, Jake-Donald Crookes, Laura Haddock, Edward Holcroft, Elisa Lasowski, Rosa Diletta Rossi e Francesco Montanari. A ridosso dei titoli di coda, alcuni secondi tratti dalla premiazione di Stoccolma del 2007. 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta