Regia di Pier Francesco Pingitore vedi scheda film
Documentario ad alto tasso di sensazionalismo sul movimento hippy in Italia e nel mondo: musica, contestazioni, sesso libero, una spruzzata di politica e tanta droga.
Non molti lo sanno (e c’è un motivo preciso: non è poi fondamentale saperlo), ma l’esordio nel cinema da parte di Pier Francesco Pingitore avvenne nel 1970 con una sorta di mondo movie/mockumentary ante litteram intriso di retorica antigiovanile e antisinistroide; il Nostro aveva all’epoca 36 anni e presumibilmente non doveva essersi sentito molto attratto dalla contestazione del ’68, anche per via del suo schieramento politico orientato altrove. Ecco così che nasce Dipingi di giallo il tuo poliziotto, un’ora e un quarto di immagini che alternano contestazioni e svaghi hippy, in Italia come all’estero, tra inni al sesso libero e alle droghe per tutti, qualche rivolta in piazza non troppo violenta e una generale mancanza di retorica intellettuale a dir poco preoccupante. Così d’altronde vedevano i sessantottini Pingitore e il suo sodale (con cui qualche anno prima aveva fondato il Bagaglino) Mario Castellacci, autori del commento di questa pellicola, più spesso sprezzante che ironico, più interessato a deridere che a descrivere o dibattere. Qualche scena di totale fiction con gag assortite, girata ad hoc, butta definitivamente in caciara tutto il discorso critico, che pure avrebbe avuto qualche motivo d’essere. 3/10.
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