Regia di Giovanni Fusco vedi scheda film
Enrico e Pippetto, figli del nobile Giulio, sono cresciuti privi di qualsiasi conoscenza in campo sessuale. Ciononostante Enrico ha sposato Gilda e ha avuto un figlio da lei, che un giorno, nella villa di famiglia, incontra l’anziano precettore Gregorio suscitando equivoci e scandali.
Vasco Ugo Finni è un nome che, prima ancora che di cinema, ha il sapore di enigmistica: è infatti l’anagramma di Giovanni Fusco, noto compositore e punto di riferimento musicale, tra i tanti, di Michelangelo Antonioni. Questa è la prima e ultima regia firmata sia da Finni che da Fusco e non sorprende affatto che si tratti della trasposizione sullo schermo dell’opera di Gaetano Donizetti omonima, rappresentata per la prima volta 140 anni prima (1824); scritta con un testo di Jacopo Ferretti basato sulla commedia di Giovanni Giraud dal medesimo titolo, qui viene messa in scena seguendo la riduzione di Guido Turchi. Il cast è adeguatamente composto di interpreti lirici: Plinio Cabassi, Tonino Boyer, Anna Reynolds, Ugo Basile, Ugo Benelli e Cecilia Fusco, soprano figlia del regista, sono i principali. Un’ora in tutto di virtuosismi canori e costumi d’epoca (l’azione è ambientata interamente in una villa del diciannovesimo secolo), con una direzione sufficientemente ‘cinematografica’ nella quale non mancano primi piani e movimenti di macchina; a ogni modo, come è inevitabile che sia, L’ajo nell’imbarazzo rimane un film destinato agli appassionati dell’opera. 5/10.
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