Regia di Gian Luigi Calderone vedi scheda film
Apeotosi del trash, simbolo anche di generazioni incapaci di trattare le donne come esseri umani.
Tra una scena pseudo-pruriginosa e l'altra, una serie di dialoghi sconcertanti.
Alcuni highlights:
- La Giorgi va dal dentista e per fingere di avere male al dente inizia a fare versi usciti dal peggior pornazzo.
- Il dentista copula con lei con una grazia da ippopotamo
- La Giorgi per saltargli addosso fingeva di essere sotto effetto di anestestici, quindi poi il dentista chiede a un collega se gli anestetici possono creare "effetti strani"
- "Hai sentito? Daniela viene col suo paracadutista". Risposta della Muti: "Ah sì, e se lo porta il paracadute?"
- Replay della scena allo studio dentistico, ma stavolta il dentista rivela alla Giorgi che non c'era anestestico ma solo acqua distillata, per questo monologo in risposta: "Il ca**o del dottore ha bisogno di discorsi, di spiegazioni, è ancora un sentimentale. Meglio se restate soli voi due così potete spiegarvi" (dove "voi due" sono il dottore e il suo membro)
- La Muti con camicetta aperta al padre: "Fossi in te avrei amanti ovunque, in India..."
Fantastico.
Tutto per far capire che la sceneggiatura non esiste, è solo un pretesto per mettere insieme scene presunto-voyeuristiche.
Si capisce perché in Italia ci siano generazioni culturamente incapaci di intraprendere un dialogo con le donne (se non trattandole come oggetti), si capisce perché si siano cresciuti pseudo-uomini ossessionati da certe vaccate. Di questi film ce ne sono una marea (e questo possibilmente è tra i peggiori) e i risultati a livello sociale sono ancora sotto gli occhi di tutti.
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