Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Come fare per raccontare la vicenda di uno dei più efferati casi di cronaca nera italiana del '900, quello che riguardò Leonarda Cianciulli, tristemente nota come la saponificatrice di Correggio? Se si esclude il film cronachistico e filologico à la Lizzani o à la Rosi, una delle poche strade percorribili sembra essere quella del grottesco. Ed è proprio quella imboccata da Mauro Bolognini, che affida il ruolo delle tre amiche uccise e poi ridotte a sapone e dolciumi a tre uomini: il bergmaniano Max Von Sydow, un Renato Pozzetto nelle vesti di una cantante dall'accento tedesco e la ninfomane interpretata da Alberto Lionello. La protagonista, che ha il volto di Shelley Winters, è una meridionale che vive a Bologna, ha sulle spalle ben 12 aborti ed è attaccatissima al figlio (Marsina) al quale cerca in tutti i modi di evitare il fidanzamento e assicurare un futuro professionale di alto profilo. Con quali soldi, visto che siamo negli anni '30 e la guerra è alle porte? Con quelli delle sfortunate amiche, di cui Leonarda, qui ribattezzata Lea, sfrutta le debolezze e che circuisce efficacemente, per poi scioglierne le carni in giganteschi pentoloni e ricavarne saponi dalle ossa. Sul film aleggia un'atmosfera macabra, che contrasta con il registro grottesco, usato quasi a smorzare la truculenza della vicenda. Comprensibile, dunque, che in rete possano essere rintracciate vere e proprie stroncature, come quella - capolavoro di ironia e scrittura, di Jonas - che potete leggere a questo indirizzo: //www.filmtv.it/film/19365/gran-bollito/recensioni/786220/#rfr:film-19365.
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