Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Bolognini a sorpresa - per i suoi canoni - mette in scena una sceneggiatura grottesca e profondamente misantropa di Vincenzoni e Badalucco, che condanna 'la follia collettiva' (nella didascalia in apertura) dichiarandosi indipendente da personaggi esistenti e situazioni realmente avvenute. Perchè il dubbio potrebbe pure venire, pensando alla saponificatrice Cianciulli (Leonarda, come Lea è la protagonista), ma più probabilmente la storia si ispira solamente ai fatti di Correggio, senza riprenderli nei dettagli. Il cast è molto buono: la Winters, il tris 'travestito' (ma impiegato anche in ruoli secondari maschili!) Von Sydow-Pozzetto-Lionello (un attore drammatico, un comico, un caratterista), l'Antonelli, Scaccia, e persino - curiosità fra le altre - in una volta sola l'accoppiata di attrici che hanno interpretato la signora Pina Fantozzi: Milena Vukotic e Liù Bosisio. La prima brevemente compare pure in nudo integrale, ad ulteriore testimonianza della bizzarria di cui è preda questo lavoro. Che è un frastornante racconto di follia, follemente tratteggiato e che nella follia più totale (della protagonista, che si crede innocente) si chiude. 6,5/10.
Lea, donna di mezza età, vive con il marito paralitico e la cameriera ritardata; stravede per il figlio ormai adulto e fa biscotti e sapone per sè e per le amiche. Queste però, piano piano, spariscono: la polizia comincia ad indagare sulla donna.
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