Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Pervaso da uno spirito indipendente capace di far coesistere commedia e tragedia, il film di Bolognini entra di petto nei recessi della solitudine, immobile di fronte alla disfatta dei corpi, s'immerge nei sedimenti d’odio con un languido decadentismo che si riflette inevitabilmente dentro gli sguardi, nei colori, tra gli arredi. Mostruosa la perfezione del cast, triste e suadente il sonoro.
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