Regia di Will Vinton vedi scheda film
Mark Twain sta partendo col suo dirigibile per la sua ultima avventura: vuole raggiungere la cometa di Halley. A bordo si intrufolano tre ragazzini: Tom Sawyer, Huckleberry Finn e Becky Thatcher.
Questo è l’unico lungometraggio a soggetto diretto da Will Vinton, mago della claymation e già autore di svariati videoclip musicali; per claymation si intende l’animazione in stop motion di pupazzi di plastilina (clay sarebbe argilla, letteralmente, ma siamo lì). Le avventure di Mark Twain non è solo una pellicola come tante sullo scrittore americano e i suoi memorabili personaggi, anzi: è un vero e proprio omaggio incondizionato nei suoi confronti, fra citazioni di opere come Il diario di Adamo ed Eva, La famosa rana saltatrice della contea di Calaveras o Lo straniero misteroso (l’inquietante manoscritto pubblicato postumo) e con protagonisti i pupazzi di Twain e di tre delle sue più note creature: Tom Sawyer, Huck Finn e Becky Thatcher. Se la sceneggiatura di Susan Shadburne è zeppa di azione, ritmo e citazioni, l’animazione coordinata da Vinton (che si è occupato anche del montaggio, delle musiche e della produzione) risulta ottimamente strutturata sia dal punto di vista della grafica che da quello dei movimenti. La didascalia di apertura racconta un fatto singolare su Twain: nato nel 1835, anno del passaggio della cometa di Halley, morì nel 1910, vale a dire l’anno del successivo passaggio, che avviene ogni 75 anni; questo non solo spiega le ragioni della trama raccontata nel film, ma anche l’anno di uscita dello stesso: il 1985, per l’appunto. 6,5/10.
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