Regia di Josh Klausner vedi scheda film
un film maldestro ma con un certo fascino che scema inesorabilmente verso una soluzione che sarà comunque inutile e banalotta e che si aspetta e si cerca, più che altro perchè il film dovrà pur finire prima o poi. qualcosa grava sulla decisione di jane emelin di trasferirsi nell'appartamento che fu di una sua zia, morta cadendo dalle scale. l'appartamento è situato in una bellissima zona in un palazzo signorile e per di più l'affitto è bloccato a 400 dollari mensili, quando il proprietario potrebbe benissimo chiederne 4000. tutto il plot ruota attorno al fatto che la protagonista piano piano debba scivolare in una situazione paranoica sempre più grave, per sfociare nella pazzia e quindi nella morte o nella reclusione da qualche parte, l'importante che si liberi quell'appartamento. il mestiere c'è da parte degli attori. la musica ben si adatta alle atmosfere sospese di quella palazzina che sembra avere vita propria, ciò che stona in un certo "assurdo" senso è l'incombente minaccia senza nome enfatizzata comicamente oltre misura da chiunque circondi la protagonista. la varia e fin troppo colorita umanità che circonda e sta di fronte a jane, sembra dover dire costantemente qualcosa e forse la forza del film sta in questo, anche se poi il fabbro interpretato da tobin"saw"bell è "mell brooks-ianamente" eccessivo nel provocare suspence. il regista che poi sceneggia anche ha messo in moto una macchina che sarebbe dovuta durare almeno altri due o tre epidosi di una miniserie, salvo poi interrompersi bruscamente invece dopo una novantina di minuti scarsi. quando poi ci si avvicina al finale e alla sua inevitabile spiegazione, già si sa che dietro c'è dell'altro, anche perchè bisognerebbe veramente essere digiuni di qualsiasi film horror o thriller che fosse per non accorgersi già da almeno una mezz'ora che su jane gravano le attenzioni mentali di uno squilibrato che ottiene ciò che vuole. un film che gira su horror channel da tempo e che volevo vedere più che altro per la presenza di shelley duvall, relegata ovviamente al rango di comprimaria che sembra dover essere apportatrice di chissà cosa, salvo poi sparire quasi inspiegabilmente. insomma un cast veramente impegnativo a cominciare dalla protagonista juliette lewis, per proseguire con william hurt in un ruolo sprecato, la già citata shelley duvall e austin pendleton per un film che nonostante somigli a tanto-tantissimo altro sembrava promettere comunque qualcosina all'inizio salvo poi trasformarsi in un scialbo thrillerino da periodo estivo da ripescare per riempire il palinsesto.
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