Regia di David Lynch vedi scheda film
Malandato e ormai vecchio nonché sprovvisto di patente di guida, a 73 anni, nel 1993, Alvin Straight (Richard Farnsworth) parte dall'Iowa alla volta del Wisconsin a bordo di un tagliaerba con rimorchio, per rivedere - dopo una decina d'anni - il fratello Lyle (Harry Dean Stanton), colpito da un infarto. Il viaggio di Alvin è anche e soprattutto l'occasione per una riflessione interiore.
Abbandonati gli eccessi del suo stile, Lynch firma uno dei suoi film migliori, scritto da John Roach e Mary Sweeney e basato sulla vera storia di Alvin Straight, confezionando un road movie atipico con molta poesia, qualche estetismo e un incipit un po' prolisso, ma impreziosito soprattutto da una riflessione sulla vecchiaia che, pur tradendo qualche debito verso Il posto delle fragole di Bergman, non è mai banale. La splendida colonna sonora di Angelo Badalamenti e l'interpretazione mozzafiato di Farnsworth conferiscono ulteriore spessore ad una pellicola che ha trovato accordi più tra la critica che tra il pubblico. Un'invecchiata Sissy Spaceck interpreta la figlia del protagonista e bissa il titolo dopo la prova da prima attrice data con Una donna. Una storia vera.
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