Regia di John Lasseter vedi scheda film
Il mondo dei balocchi ritorna alla vita: al di là della vita, parafrasando il titolo italiano del film di Scorsese, grazie alle magie tecnologiche della Pixar/Disney e al genio fanciullesco di John Lasseter. Stavolta è il povero Woody ad abbandonare incidentalmente la casa del suo padroncino Andy, rapito da un ciccione collezionista di pupazzi. L’uomo lo riconosce come un pezzo di gran pregio che completa la sua collezione. L’intrepido Buzz si pone alla testa di una pattuglia scelta di giocattoli e si lancia alla ricerca dell’amico rapito. La storia apparentemente si ripete, ma “Toy Story 2” ha nuovi atout. Innanzitutto una struttura psicoanalitica, che si fonda sulla riscoperta di un passato rimosso di Woody (come eroe della saga Tv-western “Woody’s Round-up”) e sul tema del doppio (Buzz sostituito da un clone, come accadde al capitano Kirk in “Star Trek”). E proprio nella citazione cinematografica, i meno piccini troveranno un sicuro godimento: da “La finestra sul cortile” a “Jurassic Park”, passando per “Guerre stellari”, il film offre rimandi che non hanno nulla da invidiare agli originali.
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