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Toy Story 2. Woody & Buzz alla riscossa

Regia di John Lasseter vedi scheda film

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La recensione su Toy Story 2. Woody & Buzz alla riscossa

di Lord Holy
8 stelle

Dopo il successo di Toy Story - Il mondo dei giocattoli (1995), che sarebbe opportuno vedere per primo, prosegue in questo secondo capitolo la proficua collaborazione tra Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures. Rispetto all'esordio, i passi da gigante compiuti in pochi anni dall'evoluzione tecnologica nell'ambito della grafica computerizzata si notano tutti. Stavolta, infatti, il risultato conseguito è di una qualità sorprendente ed è straordinario constatare quanto ancora oggi possa apparire attuale. Non si evince alcun cedimento sostanziale all'età o all'invecchiamento. Può quasi competere alla pari con certi standard moderni, senza sfigurare al confronto con i recenti film d'animazione sviluppati interamente con tecniche similari.
Per quanto concerne i contenuti, si può dire che formula vincente non si cambia. Ritroviamo immutati sia i protagonisti sia lo spirito tanto amati con l'episodio precedente, ma con una sacrosanta abilità nel riuscire a rinnovare e dunque dimostrarsi sempre accattivanti. La parodia del mondo dei giocattoli funziona a dovere e trova ulteriore linfa nei personaggi aggiunti alla vecchia guardia. Ciascuno ha le sue caratteristiche distintive, taluni sono resi di una simpatia irresistibile, ma su tutte credo che l'intuizione forse più geniale sia quella legata alle bambole Barbie.
Insomma, si ride di gusto dall'inizio alla fine, grazie all'efficacia delle argute battute, alla meticolosa caratterizzazione e alla genuina spontaneità delle situazioni. Una gioia per i più piccoli, senza per questo trascurare i più grandi, i quali (oltre a ricordare i propri trascorsi fanciulleschi) troveranno poi soddisfazione nelle citazioni cinematografiche più o meno celebri sparse qua e là. Oltre allo spasso generale, vi è però pure una micro-storia vissuta in analessi capace persino di commuovere. Al termine non si perdano i titoli di coda, impreziositi da alcuni video insoliti e inaspettati, senza dubbio divertenti.
Per chiunque volesse concludere l'intera trilogia, rimane soltanto Toy Story 3 - La grande fuga (2010).

Sulla trama

Andy parte per il campo estivo lasciando i suoi giocattoli da soli. Le cose si mettono male quando Al McWhiggin, un maniacale collezionista proprietario di un enorme negozio, rapisce Woody. Quest'ultimo scopre così di essere stato creato per uno show televisivo degli anni Cinquanta e di essere perciò un pezzo da collezione d'inestimabile valore. Conosce anche gli altri preziosi giocattoli protagonisti dello show, la cowgirl Jessie, il cavallo Bullseye e il cercatore d'oro Stinky Pete.

Sulla colonna sonora

Assolutamente valida la partitura di Randy Newman, confermato dal primo film. Trasmette le giuste emozioni.

Cosa cambierei

Niente.

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