Regia di John Lasseter vedi scheda film
La banda di giocattoli senzienti che ottenne un successo clamoroso,e in pratica lanciò la Pixar nel 1995,ritornò dopo quattro anni sugli schermi,a grande richiesta,con un'altra avventura in cui,se nel primo capitolo era toccato al cowboy Woody inventarsi una maniera di coinvolgere gli altri balocchi del bambino Andy nel salvataggio dell'astronauta Buzz,quest'ultimo rende il favore organizzando una spedizione assieme ad altri cinque "colleghi" (sicuramente quelli che sono venuti fuori da un test fatto tra vendite di merchandising e sondaggi,dalla produzione,come i preferiti...) per recuperare il dinoccolato Woody,rubato da un collezionista e proprietario di un market di giochi,come pezzo da collezione per guadagnarci fior di dollari.Lo schema,a grandi linee,è quindi il medesimo della prima avventura,però John Lasseter,che è un conoscitore di cinema e cultura pop piuttosto vispo,dissemina di citazioni la pellicola (la saga di "Star wars" soprattutto,con finezze che fanno sorridere lo spettatore cinefilo),e gioca su ritmo e buona costruzione dei personaggi:inoltre,l'idea alla base della serie individua qualcosa che ogni spettatore ha provato da bambino,la fantastica ipotesi che i giocattoli abbiano un'anima e una vita propria quando non sono visti,e va dato atto alla Pixar di migliorie perpetue nella qualità dell'animazione e dell'attenzione ai dettagli.Magari ad un certo punto,nonostante un ritmo sostenuto del racconto,si prova la sensazione di una ripetitività di situazioni e gags alla quale non si sfugge del tutto,ma "Toy story 2" è un buon sequel,che diverte e mette in campo letture analitiche di prim'ordine.
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