Regia di Lukas Moodysson vedi scheda film
Un buon film, scritto dallo stesso regista con grande compartecipazione per l'età - indubbiamente difficile - dei suoi personaggi principali. Anche nell'apertissima Svezia non è facile accettare l'omosessualità di una figlia, specialmente in giovane età, come dimostrano le parole della madre di Agnes al fratellino Oskar, quando, dopo avere parlato con grande correttezza e rispetto del lesbismo, sbotta "Agnes non è lesbica!". Anche se il film è girato senza sguaiataggini e gli stereotipi che sarebbero stati indubbiamente presenti in un analogo prodotto di marca americana, Truffaut è lontano: Moodysson, qui ventinovenne, non sembra, infatti, avere ancora acquisito un proprio stile e una propria personalità di regista. Purtroppo, in alcune sequenze si avverte la nefasta influenza vontrieriana, tanto da infondere nello spettatore la fastidiosa sensazione di un Dogma per ragazzini. Davvero ottime, comunque, le due giovanissime protagoniste, capaci di portare sullo schermo i turbamenti di un'adolescenza che pone ben presto Elin ed Agnes di fronte a scelte tutt'oggi non facili.
Due ragazzine della provincia svedese scoprono, con coraggio, di volersi bene.
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