Regia di Ben Wheatley vedi scheda film
"La notte scorsa ho sognato che tornavo a Manderley.
Ho sognato che là dove c'era un vialetto è cresciuta una giungla oscura e tortuosa. La natura si era ripresa ciò che le apparteneva.
Eppure la casa era ancora lì. Manderley, isolata e silenziosa come era sempre stata.
Resuscitata dalla morte".
Dal settimo romanzo della apprezzata scrittrice inglese Daphne du Maurier, il regista Ben Wheatley dirige un remake dello splendido primo adattamento ad opera di Alfred Hitchcock, che nel 1939 diede vita al suo meraviglioso e retro Rebecca - La prima moglie.
Il magnifico primo adattamento del gran regista inglese era tutto giocato sui complessi di inferiorità di una neo-moglie nei confronti di un fantasma che, pur non apparendo, diventa quasi una presenza protagonista, minacciosa ed incombente grazie anche alle congetture e alle trame sottili e maliziose della severa governante di villa Manderley in Cornovaglia, ove è incentrata quasi tutta la vicenda.
La storia è incentrata sulla figura di una graziosa ed intraprendente giovane dama di compagnia che si ritrova a Montecarlo seguendo la sua esigente e maliziosa datrice di lavoro, ed incrocia tra i salotti nobili il bel giovane vedovo ricchissimo, Maxim de Winter, che si innamora di lei al punto da chiederla in moglie appena si accorge che la giovane gli sta sfuggendo di mano.
Dopo il viaggio di nozze la coppia si reca a Manderley, la sontuosa villa ereditata dal giovane e possedimento della famiglia da oltre trecento anni, per vivere negli agi e nella bellezza.
Ma in loco, la presenza ingombrante che la memoria della defunta, bellissima moglie precedente di nome Rebecca esercita su maestranze e conoscenti e familiari, pone la giovane sposa in situazioni miste tra imbarazzo e acuti sensi di inferiorità.
Ad alleviare questi malesseri non contribuisce certamente la severa governante di casa, Mrs. Danvers, legatissima in modo sin morboso alla precedente padrona, al punto da riuscire a soggiogare la nuova padrona di casa, fino a procurarle uno stato di esaurimento alquanto pericoloso.
Ma come è morta Rebecca?
E perché suo marito pare così reticente a fornire fattagli alla sua nuova sposa?
Le verità verranno a galla poco per volta, districando un complesso complotto che ribalta molte posizioni e figure ritenute senza macchia e impossibili da sostituire. Ben Wheatley esegue il suo lavoro di regia in modo diligente, ma senza mai avere occasione di poter puntare su quello humor nero o sarcasmo che lo ha reso celebre tra i cinefili grazie a opere apprezzate come Kill list, Killer in viaggio, A field in England, Down Terrace.
Se poi si vuol proprio confrontare questo secondo, formalmente impeccabile adattamento con lo splendido l'originale hitchcockiano, questo film di Wheatley non può che soccombere, e per svariate ragioni. Già la fotografia a colori smorza non poco il fascino gotico che lo splendido bianco e nero dell'originale riesce a mantenere dall'attanagliante romanzo della du Maurier.
A poco servono gli affascinanti scorci della costa britannica meridionale per tentare di riguadagnare fascino e adeguate admosfere da brivido, che latitano nonostante nel ruolo centrale della governante Mrs. Danvers l'attrice Kristin Scott Thomas risulti eccellente. In secondo luogo questo remake vuole spiegare e chiarire troppo, mentre il grande Hitchcock lasciava il mistero completarsi nella mente dello spettatore, lasciandolo libero di interpretare l'ambiguità di certe situazioni torbide ed apparentemente irrisolte.
Insomma Ben Wheatley appare certamente sprecato in questo contesto e il film, formalmente impeccabile, no è mai in grado di scaldare lo spettatore ed inchiodarlo alla sua postazione come avveniva con l'adattamento originale, girato esattamente ben 80 anni prima di questo sequel un po' senz'anima.
Arnie Hammer e Lily James ci mettono impegno e prestanza fisica, ma il confronto con Laurence Olivier e Joan Fontaine non fa che allontanare il solco che divide le due opere, fino a livelli impossibili da colmare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta