Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Dopo avere scontato sei anni di galera per un uxoricidio che non ha commesso, una giovane donna di Washington (Ashley Judd) decide di giocarsi la semilibertà per mettersi sulle tracce del marito che, simulando il delitto, si è nel frattempo arricchito alle spalle di lei. Macinando meridiani e paralleli con la disinvoltura di chi è accecata dall'odio, la donna finalmente scova l'ex-coniuge a New Orleans, dove potrà finalmente avere la sua rivalsa e riappropriasi del figlio. L'intervento del suo comprensivo agente di custodia (Tommy Lee Jones) si rivelerà decisivo. Specialista del genere, Beresford gira un film senza alcuna cattiveria (nemmeno quando alla protagonista apparecchia una scena all'interno di una bara e con tanto di cadavere putrefatto), mescolando poliziesco e genere carcerario con un occhio alla Fiamma del peccato di Wilder e un altro al Delitto perfetto di Hitchcock. La trama si regge tuttavia su un equilibrio fragilissimo e l'edificio che conduce verso l'incontro dei due coniugi in sottofinale si sbriciola anche sotto lo sguardo dello spettatore più distratto.
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