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Colpevole d'innocenza

Regia di Bruce Beresford vedi scheda film

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La recensione su Colpevole d'innocenza

di emil
6 stelle

Il thriller è ordinario, la protagonista è fantastica!

 

 

 

Accusata dell’omicidio del marito, Libb (Ashley Judd) viene condannata ed incarcerata. Solo sei anni dopo scopre che…

 

Beresford, regista australiano con un lungo curriculum abbastanza trascurabile, tenta nuovamente la strada del thriller “giudiziario”, scegliendo ancora una protagonista femminile.

Pochi anni prima gira “Difesa a oltranza” con protagonista una Sharon Stone giovane e bellissima, capace di caricarsi un onesto ed un po’ patetico film sulle spalle; tre anni dopo la scelta cade su una delle attrici più brave ed in voga della seconda metà degli anni novanta: Ashley Judd, protagonista di alcuni film che contribuirono a costruirne un immagine di donna con i pantaloni e che la scaraventarono in un baleno nel perfido olimpo Hollywoodiano. L’attrice, californiana di nascita ma cresciuta nel Kentucky in piena povertà, sembra ad ogni film trasmettere nei personaggi che interpreta quel concentrato di rabbia, sofferenza e disagio veramente vissuti,  anche in ruoli apparentemente ordinari, come quello che le rifila Beresford in questa pellicola. Che , diciamocela tutta, non è poi un granchè. L’ Intreccio è prevedibilissimo e la sceneggiatura presta il fianco facilmente ai detrattori; insomma, abituati ai thriller scafati di oggi fa un po’ sorridere.

Ciò che invece rimane intatto è il fascino e la bellezza della protagonista, un personaggio enorme che va facilmente oltre lo schermo. Attiva in politica e sostenitrice di cause umanitarie, anni dopo fu una delle prime a dichiarare gli abusi subiti dal produttore Weistein e confessò di esser stata stuprata tre volte, chissè se proprio durante il suo periodo d’oro. Fondamentalmente è lei, insieme a Tommy Lee Jones (particolarmente in forma), a fornire una valida ragione per passare 105 minuti davanti allo schermo.

 

Hollywood l’ha messa ovviamente da parte non appena è stato possibile, ma almeno ce l'ha fatta ammirare e conoscere.

Quanto mi manchi Ashley!! 

 

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