Regia di Stanislav Kapralov vedi scheda film
Tra l’arcano preludio in hotel e lo straziante epilogo a cielo aperto c’è un gelido e (in)verosimile racconto che funziona a intermittenza. È l’incubo duochrome di Stanislav Kapralov, piuttosto imponente sul piano visivo ma poco adrenalinico su quello narrativo. Scavando scavando la questione di fondo resta più o meno sempre la stessa: sopravvivere al passato sopprimendo il presente. Ben fotografato e con un cast femminile notevole.
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