Regia di Giorgio Simonelli, Maurice Labro vedi scheda film
Un filmetto che rispecchia i tempi i cui è stato girato e prodotto. Non va visto con l'occhio critico di oggi ma con la tenerezza e la simpatia di chi ricorda e ha vissuto i tempi difficili ma nostalgici del dopoguerra. Quindi nel complesso un giudizio positivo. E poi l'occasione per rivedere in filmato alcuni grandi della canzone dell'epoca: primo fra tutti un eccezionale e coinvolgente Yves Montand nel classico "A Paris" ; ma anche un tenero e confidenziale Teddy Reno nella dolcissima "Muleta mia" del grande Lelio Luttazzi.
Ottima per la sua memoria storica; forse il pregio maggiore del film.
Tutti su un livella di discreta qualità con una menzione particolare per due caratteristi di grande simpatia e comunicativa : Giuseppe Porelli e Guglielmo Inglese (ai tempi considerato l'alter ego di Virilio Riento)
Discreto
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Discreta
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